Di gennaio, di notte diMario Luzi รจ una poesia che spinge ad una profonda riflessione sul veloce scorre dell’esistenza. Tutto soprattutto quando si raggiunge l’etร adulta sembra volare via inesorabilmente, i giorni del calendario sembrano fluire velocissimi facendoci apparire le stagioni sempre piรน brevi.
Gennaio per Mario Luzi diventa una metafora dell’esistenza. Non a caso,ย il termine gennaio deriva infatti dal latino Ianuarius che a sua volta trae origine dal nome del Dio Giano (Ianus), la divinitร romana deputata alla protezione delle porte e dei luoghi di passaggio.
Diย Quaderno gotico, la raccolta di poesie pubblicata ne 1947, di cui fa parte Di gennaio, di notte, Marioย Luzi scrisse che era โlโalbum di un amore tanto piรน esaltante e spiritato, quanto piรน lโanimo ne aveva bisogno dopo lโariditร , la paura, lโangosciaโ.ย In questa raccolta di poesie la chiave sta nella doppiezza dell’amore, ovvero forza creatrice e rigeneratrice universale ma al contempo sentimento che ci mette in comunicazione con lโimpossibilitร di abbracciare tutto, con il vero senso della fine.
Adesso andiamo a scoprire i versi di Mario Luzi per viverne la profonda sensibilitร .
Di gennaio, di notte di Mario Luziย
Di gennaio, di notte
quando lungo le sue vene lo spazio
trepida per un vento inesauribile, ravviva
negli alberi speranze ancora vane
e li sveglia a una vita ancora incerta,
troppo remota oltre le cime
ed oltre le radici;nei giorni incerti ai crocevia del tempo
nelle ore dopo la passione quando
anche il dolore ha fine
e lโanima si tiene appena
che non frani nel suo vuoto
e si chiede stupita piรน che ansiosa
sโรจ quella lโagonia chโรจ in ogni inizio
o il termine, il termine di tutto,e accade che qualcuno
per certezza, per afferrarsi a un segno
mormori il suo tra il nome dei suoi cari
ed รจ strano come murare lapidi
su case per memoria dโun passaggio,
dโuna sosta nel transitare eterno,viso di molto amata un tempo
che tra pagina e pagina del libro
sfogliato senza termine degli anni
hai la pace che dร lโessere fiochi
e spenti sotto la crudele patina
qualcuno soffia nelle tue fattezze,
tโeccita, ti richiama al mio tormento
quale fosti dโetร in etร , puerile,
puerile sotto nuvole di marzo,
giovinetta sgusciata da anni informi
tra infanzia e pubertร , donna nel vento.
Frattanto siamo divenuti grigi.Esco, guardo addossato ai muri alti
la mia patria ventosa e montuosa,
prendo fiato, poi seguo la via crucis.
Mario Luzi e la doppiezza dell’amore
In Di gennaio, di notteย il ricordo del viso dell’amata dona al poeta una spinta vitale,ย accompagna l’esperienza del vivere, ma accompagnandoci verso il senso la fine. La pace sembra svanire ricordando al poeta che la vita purtroppo finirร ugualmente.
Gennaio รจ quindi da intendersi come il mese che apre le porte dellโanno nuovo, un momento di passaggio simbolico che apre le porte anche all’inverno piรน intenso.
Inย Di gennaio, di notte, Mario Luzi in un momento di profonda riflessione riflette sul vero senso della vita e dell’esistenza. La vita scorre inesorabile e il mese di gennaio si pone come crocevia del tempo. L’inizio che guarda alla fine e viceversa, in un continuo e indefinito scorrere di ombre e luci.
Vecchiaia e giovinezza si contrappongono attraverso il ricordo lontano, ma sempre presente di una donna amata. Nella poesia di Mario Luzi gennaio indica una sosta nel โtransitare eternoโ e quindi pone una riflessione sulla fugacitร della vita.
La vita sembra non avere sosta, sembra ripetersi fino ad accorgersi che la fine sta per arrivare. Quel prendere coscienza dell’arrivo della fine diventa il momento in cui si inizia a riflettere sul vero senso della vita.