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“Ci sono notti che non accadono mai” di Alda Merini

Alda Merini amava la notte. Nella poesia "ci sono notti che non accadono mai", la poetessa ci descrive la bellezza dell'indefinito e dell'attesa.

La produzione poetica di Alda Merini è veramente grande e variegata. Tra le tante “perle” che la poetessa ci ha regalato, vogliamo ricordarvi “ci sono notti che non accadono mai”, uno dei componimenti più emozionanti ed intensi. Scopriamo insieme il significato e il valore delle parole della poetessa più amata di sempre.

La bellezza della notte

Lo sappiamo un po’ tutti, ci sono notti che non accadono mai. Perché la notte, come ci spiega e descrive al damerini, sa diventare una bolla nella quale prendono vita passioni, ricordi, paure, dove si sviluppano e sviscerano gli amori. Per questo motivo si carica di significato. Si carica di aspettative.

In queste notte, che non accadono mai, ci si ritrova fermi a non saper che fare o che dire. Si cerca una speranza o un gesto “giusto” da fare, ma non sempre arriva. Quindi ci si mette in posizione di “attesa”. Ma quest’ultima, non è negativa, bensì il contrario. La vita stessa si alimenta di questa speranza, tanto da desiderare “infinite” volte queste notti non concluse. Le notti che non accadono ma ti senti vivo in un limbo emotivo. 

Alda Merini ha sempre amato la notte, il suo stato indefinito e irrazionale. Tutto sembra più emozionante e intenso, gli amanti sanno amarsi con più passione, i dolori si fanno più vividi, i rumori più incisivi. La notte rappresenta un mistero legato al mistero della vita stessa e per questo, la nostra amata e tormentata Alda Merini, sceglie la notte come momento “perfetto” per entrare in contatto con i segreti e i desideri più intimi del nostro animo.

La vita tormentata della poetessa

Alda Merini (1931 – 2009) è stata una poetessa e scrittrice italiana, una delle autrici più tormentate del panorama nazionale degli ultimi cento anni e oltre. La Merini esordì giovanissima, a soli 15 anni, sotto la guida di Giacinto Spagnoletti che scoprì il suo talento artistico. Nel 1947 fu internata per la prima volta in una clinica, dopo l’incontro con “le prime ombre della sua mente”.

Da lì in avanti la sua lunga vita fu caratterizzata da ricoveri in case di cura, da periodi di solitudine e di silenzio. Nonostante le difficoltà psichiche, la Merini è riuscita a lasciare ai posteri un’intensa e ricchissima produzione. Non solo versi, ma anche aforismi e libri in prosa.

 

Ci sono notti che non accadono mai, Alda Merini

Ci sono notti
che non accadono mai
e tu le cerchi
muovendo le labbra.
Poi t’immagini seduto
al posto degli dèi.
E non sai dire
dove stia il sacrilegio:
se nel ripudio
dell’età adulta
che nulla perdona
o nella brama
d’essere immortale
per vivere infinite
attese di notti
che non accadono mai.
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