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Alla Nuova Luna, la poesia di Quasimodo sull’uomo che sfida Dio

La poesia "Alla nuova luna" di Salvatore Quasimodo è stata scelta per una delle due tracce dell'analisi del testo (tipologia A) della prima prova dell'esame di Maturità 2023.

“Alla nuova luna” è una poesia di Salvatore Quasimodo che racconta l’avventura umana nello spazio. Per questa poesia, contenuta nella raccolta “La Terra impareggiabile”, l’autore infatti trae ispirazione dal lancio di Sputnik 1, il primo satellite artificiale ad essere stato mandato in orbita intorno alla Terra il 4 ottobre 1957 dall’Unione Sovietica. La poesia è stata scelta per una delle due tracce dell’analisi del testo (tipologia A) della prima prova dell’esame di Maturità 2023.

Alla nuova luna, la poesia di Salvatore Quasimodo

In principio Dio creò il cielo ..
e la terra, poi nel suo giorno
esatto mise i luminari in cielo
e al settimo giorno si riposò.
Dopo miliardi di anni l’uomo,
fatto a sua immagine e somiglianza,
senza mai riposare, con la sua
intelligenza laica,
senza timore, nel cielo sereno
d’una notte d’ottobre,
mise altri luminari uguali
a quelli che giravano
dalla creazione del mondo. Amen.

La sfida al Creatore

Il lancio del primo Sputnik rappresenta per Salvatore Quasimodo il tentativo dell’uomo di emulare il potere di Dio, come se volesse prendere in possesso dopo la terraferma anche del cielo, delle stelle e dei satelliti, creati da Dio e fino a quel momento irraggiungibili fisicamente.

La poesia, in realtà, nasconde una vena ironica nei confronti dell’operato dell’uomo. L’umanità, infatti, secondo Quasimodo si sta impegnando troppo nello scoprire cose impossibili come lo spazio, mentre dovrebbe dedicare maggiore attenzione a ciò che accade sulla terra, risolvendone i conflitti.

Con questi versi, quindi, Salvatore Quasimodo vuole invitare a riflettere sul progresso scientifico, che porta l’uomo, consapevole di essere fatto a immaginare di Dio, a volerne emulare la potenza; per questo, nel corso della storia, si è impegnato per arrivare a creare anche lui ciò che Dio aveva creato: nel caso della poesia “Alla nuova luna” di Quasimodo, queste nuove stelle sono i satelliti, come lo Sputnik 1, definiti dallo stesso poeta  “altri luminari uguali a quelli che giravano dalla creazione del mondo”.

La poesia sembra riprendere lo stile di una preghiera, cominciando con il verso “In principio Dio creò il cielo” contenuto nella Genesi e concludendosi con “Amen”.

Chi è Salvatore Quasimodo

Nato a Modica il 20 agosto 1901, Salvatore Quasimodo è stato un poeta italiano, esponente di rilievo dell’ermetismo. Ha contribuito alla traduzione di testi classici e soprattutto dei lirici greci ma anche di opere teatrali di William Shakespeare e Molière. Per il suo genio e la sua sensibilità è stato vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 1959.

La prima raccolta di Quasimodo, Acque e terre (1930), è incentrata sul tema della sua terra natale, la Sicilia, che l’autore lasciò già nel 1919: l’isola diviene l’emblema di una felicità perduta cui si contrappone l’asprezza della condizione presente, dell’esilio in cui il poeta è costretto a vivere. Dalla rievocazione del tempo passato emerge, spesso, un’angoscia esistenziale che, nella forzata lontananza, si fa sentire in tutta la sua pena.

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