Ci sono parole di cui spesso si sbaglia l’utilizzo, sia nel linguaggio parlato sia in quello scritto, legato al genere e al numero. Per fare chiarezza, abbiamo chiesto a Fausto Raso, giornalista specializzato in problematiche linguistiche, di indicarci l’uso corretto delle parole e dei modi di dire italiani che più comunemente portano all’errore. Una lista si errori grammaticali legati a genere e numero da evitare, seppur spesso utilizzate nel linguaggio corrente.
I 10 errori grammaticali più comuni tra gli italiani
Ecco gli errori più comuni che si commettono quando non si utilizza nel modo opportuno la lingua italiana
ALTERNATIVA, è sempre una sola: questo o quello. Non si può dire, quindi, ci sono due alternative.
BAGNOMARIA, il plurale è ‘bagnimaria’. Alcuni vocabolari, però, indicano l’invariabilità del termine.
BILINGUE, è un aggettivo della II classe (come ‘facile’), nel plurale cambia la desinenza ‘e’ in ‘i’: libri bilingui.
CARCERE è maschile solo nel singolare, nel plurale è tassativamente femminile: il carcere, le carceri.
ASMA, è di genere maschile (anche se alcuni vocabolari lo considerano ‘bisex’): un asma allergico.
Gli errori più comuni legati a parole e modi di dire italiani
Si dice “stare a cavalcioni” o “stare cavalcioni”? Ecco la risposta corretta a questo e ad altri dilemmi linguistici
ASSISE. E’ solo femminile plurale: le assise del partito democratico (non l’assise).
ECO, nel singolare può essere sia maschile sia femminile; nel plurale tassativamente maschile: un eco, un’eco, gli echi.
MARRONE, aggettivo che significa ‘colore del castagno’, resta invariato: giacca marrone, scarpe marrone.
MEZZO, quando si riferisce all’ora resta invariato: le sei e mezzo; un’ora e mezzo.
Le parole italiane di cui spesso si sbaglia la grafia
Continua il nostro viaggio nella lingua italiana. Questa volta, insieme a Fausto Raso, giornalista specializzato in problematiche linguistiche, scopriamo le parole di cui spesso sbagliamo la grafia
PANTALONI, è solo plurale. Errato ‘il pantalone’.
PRONTO SOCCORSO, il suo plurale (da preferire) è ‘pronti soccorsi’.
RETRO, le parole composte con ‘retro’ prendono il genere del sostantivo che segue: la retrobottega, la retromarcia. Quasi inesistenti le eccezioni: i retroscena.
SABATO, si pluralizza normalmente: i sabati.
SOTTOVIA, è di genere femminile: la sottovia.
VIGILE, aggettivo e sostantivo. Nella forma femminile resta invariato: la vigile urbana.
Fausto Raso