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Perché si dice “Mors tua vita mea”, l’origine dell’espressione

"Mors tua vita mea" è un modo di dire molto utilizzato nel linguaggio comune. Scopriamone significato e teorie sull'origine dell'espressione

“Mors tua vita mea” è un modo di dire molto utilizzato nel linguaggio comune. Di origine medioevale, la locuzione latina significa morte tua, vita mia (o: la tua morte (è) la mia vita). Nonostante si tratti di una locuzione molto comune, probabilmente non tutti conoscono l’origine di questo modo di dire. Scopriamola insieme.

"Perché diciamo così", il libro sul significato e origine dei modi di dire

“Perché diciamo così”, il libro sull’origine e sul significato dei modi di dire

Scopri perché utilizzi le frasi fatte, grazie al libro di Saro Trovato, fondatore di Libreriamo, in cui 300 modi di dire non avranno segreti

Il significato di “Mors tua vita mea”

Come indicato dalla Treccani, “Mors tua vita mea” è un’espressione applicata a varî casi particolari per indicare che il danno di una persona è spesso un vantaggio per un’altra, o enunciata in senso più ampio, con allusione alle dure leggi della vita e alla lotta per l’esistenza.

L’origine del modo di dire

L’origine del modo di dire è sconosciuto. Secondo alcuni sarebbe di origine medievale, mentre per altri “mors tua vita mea” veniva pronunciato dai gladiatori che si apprestavano a combattere nell’arena. Sia nel parlato che nello scritto, l’espressione viene usata per riferirsi a un comportamento caratterizzato da opportunismo e cinismo:  il tuo fallimento è necessario per il mio successo. Essa in un certo senso è molto simile come significato all’espressione “Homo homini lupus“.

Perché diciamo così

Espressioni idiomatiche come “Mors tua vita mea” sono protagoniste all’interno del libro “Perché diciamo così” (Newton Compton), opera scritta dal fondatore di Libreriamo Saro Trovato contenente ben 300 modi di dire catalogati per argomento, origine, storia, tema con un indice alfabetico per aiutare il lettore nella variegata e numerosa spiegazione delle frasi fatte. Un lavoro di ricerca per offrire al lettore un “dizionario” per un uso più consapevole e corretto del linguaggio. Un “libro di società” perché permette di essere condiviso e di “giocare” da soli o in compagnia alla scoperta dell’origine e dell’uso corretto dei modi di dire che tutti i giorni utilizziamo. Un volume leggero che vuole sottolineare l’importanza delle espressioni idiomatiche. Molte di esse sono cadute nel dimenticatoio a causa del sempre più frequente utilizzo di espressioni straniere e anglicismi. 

 

 

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