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Perché si dice…”Avere la scimmia sulla spalla” ?

Prosegue il nostro viaggio alla scoperta delle origini storiche e gli aneddoti che si celano dietro le espressioni che usiamo quotidianamente durante la vita di tutti i giorni. Oggi vi spiego l’origine e il significato dell’espressione “Avere la scimmia sulla spalla“.

Questo modo di dire, probabilmente poco conosciuto e dal “sapore” popolare, quando ‘nacque’ si riferiva alle persone ubriache o, comunque, dedite all’alcol. Oggi, la locuzione ha subìto un’evoluzione semantica passando a indicare coloro che sono sotto l’effetto degli stupefacenti tanto è vero che, attualmente, nel gergo degli addetti ai lavori si adopera per indicare una grave crisi di astinenza. Ma che cosa c’entra la scimmia?

È presto detto. Nella letteratura popolare la scimmia è molto spesso associata all’idea di qualcosa di orrendo e di pericoloso e, quindi, a qualcosa che fa perdere il controllo di sé stessi, in particolare nel caso dell’alcolismo, un tempo considerato il peggiore e il più vergognoso dei vizi.

La fantasia popolare vedeva, pertanto, l’alcolizzato come vittima di una scimmia che gli stava appollaiata sulle spalle e lo invitava, pressata dal proprio bisogno, a bere. Se l’“ospite” declinava l’invito l’animale subito si vendicava facendolo star male graffiandogli il viso e tirandogli i capelli. La vendetta della scimmia, oggi, si potrebbe “identificare”, per l’appunto, nel gravissimo disagio di colui che si trova in crisi di astinenza.

 

 

 

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