MILANO – “Verità per Giulio Regeni”. E’ questa la richiesta di centinaia di persone che hanno manifestato davanti alla sede dell’ambasciata egiziana a Roma a un mese esatto dalla scomparsa al Cairo del ricercatore friulano, sul cui cadavere, ritrovato alcuni giorni dopo, furono rinvenuti chiari segni di tortura.
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GIUSTIZIA PER REGENI – L’appello rivolto alle autorità italiane è stato lanciato durante il sit-in, promosso dalla Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili (Cild) e da Antigone e che ha visto la partecipazione di tante organizzazioni, come Amnesty, Articolo 21 e ‘Parte Civile’. “Sul corpo martoriato di Giulio Regeni c’è una firma, che noi di Amnesty conosciamo bene, quella dei funzionari dello Stato egiziano. Quella firma è stata lasciata su centinaia di altri uomini – ha dichiarato il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury – Pretendiamo verità per Giulio, per i suoi straordinari genitori e per gli amici.
ERRI DE LUCA – Hanno aderito alla manifestazione diverse sigle (da Arci, Articolo 21, Cittadinanza attiva, Link Roma, Asgi, Usigrai, Fnsi, Cgil, Cisl, Uil), alcuni intellettuali e artisti, fra cui lo scrittore Erri De Luca e Lorenzo Terranera e qualche esponente politico. Non è la prima volta che Erri De Luca prende posizione e partecipa a manifestazioni del genere. In passato, si è schierato dalla parte dei manifestanti nei blocchi stradali contro la TAV, per sabotare “un’opera inutile e dannosa”. Processato a Torino, con il pm che aveva chiesto una condanna di otto mesi di reclusione, alla fine lo scrittore è stato assolto perché il fatto non sussiste.