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Valeria Parrella, “La voglia di leggere nasce dalla curiosità”

Dopo Licia Troisi, Edoardo Albinati, Francesco Bardi, sentiamo ora cosa pensa la scrittrice Valeria Parrella di #ioleggoperché e della lettura

MILANO – Sabato 22 è cominciato #ioleggoperché, con lo scopo di popolare di migliaia di testi le biblioteche degli istituti scolastici e delle aziende. Tanti libri sono già stati regalati alle scuole e alle aziende. Noi intanto proseguiamo con le nostre interviste. Dopo aver sentito la voce dei testimonial Licia Troisi, Edoardo Albinati, Francesco Bardi, sentiamo ora cosa pensa l’autrice di “Troppa importanza all’amore“, la scrittrice Valeria Parrella, di #ioleggoperché e della lettura.

Cosa significa per te essere un “testimonial” di #ioleggoperché?

Significa chiedermi perché leggo, e poi perché dovrebbero farlo gli altri, e quindi anche perché scrivo, e quindi anche perché vivo.

L’obiettivo di #ioleggoperché è di popolare di migliaia di testi le biblioteche degli istituti scolastici che avranno aderito al progetto e ne avranno fatto richiesta. Quanti libri c’erano sugli scaffali delle scuole che hai frequentato?

C’erano pochi libri, e quelli che c’erano erano irraggiungibili. Però era un’Italia fa, quarant’anni fa. Credo che le cose siano cabiate. Io leggo perché a casa mia c’erano solo libri dappertutto, ma avevo compagni che in casa non avevano manco il dizionario

Spesso ci si chiede quale possa essere il modo migliore per invogliare i giovani alla lettura. Cosa possiamo fare oltre a riempire le scuole di libri? 

Secondo me non c’è nulla da fare oltre che offrire libri, scrivendone, mettendoli a portata di mano, e dando l’esempio. Mio figlio per esempio fa una scuola bellissima, con una biblioteca di classe, si scambiano i libri, escono dalle classi: qualcuno di loro legge e qualche altro, ugalmente sveglio e attento no. La lettura è un fatto troppo personale perché la si possa invogliare. Come sempre tutto dovrebbe nascere dalla curiosità: “questo qui da ore sta con la testa nel libro….cosa ci troverà mai?”

Quali sono i libri che ti hanno fatto iniziare ad amare la lettura?

Topolino e Liala.

Com’è possibile trasmettere a un ragazzo il fatto che leggere è un piacere e una scoperta, e non un’imposizione?

Non lo so, se solo aprissero e leggessero conrad,per esempio, o jane eyre, come potrebbero avere dubbi più?

Qual è la cosa più bella che ti ha dato la lettura?

La possibilità di vivere la vita mia

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