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L’Ulisse di Joyce e la rivoluzione nel modo di concepire il tempo

Oggi ricordiamo James Joyce, autore di "Ulisse", un'opera destinata a mutare per sempre le sorti della letteratura contemporanea

Il 13 gennaio 1941 ci lasciava James Joyce. Il suo Ulisse, pubblicato nel 1922, ha rivoluzionato la narrativa mondiale ed il modo di guardare al tempo nella scrittura. L’opera รจ ambientata il 16 giugno 1904. Una data nel cuore di James Joyce perchรฉ quel giorno ebbe il primo appuntamento con Nora Barnacle, che diventerร  la donna della sua vita.

Nell’Ulisse, Joyce approfondisce il tema della cognizione del tempo. Ci sono giorni in cui il tempo sembra non scorrere mai e giorni in cui, invece, la lancetta dell’orologio gira cosรฌ velocemente da non riuscire a seguirla. Che il tempo sia relativo รจ ormai un concetto assodato, ma non รจ sempre stato cosรฌ. Se leggiamo un libro ambientato nell’Ottocento vedremo come la dimensione del tempo รจ rappresentata in modo oggettivo e lineare.

Tutt’altra esperienza temporale ci aspetta prendendo tra le mani un libro di James Joyce. Sulla scia della rivoluzione innescata da Sigmund Freud (e la scoperta dell’inconscio),  l’Ulisse di Joyce era infatti destinato, sin dal giorno della sua pubblicazione, il 2 febbraio del 1922, a mutare per sempre le sorti della letteratura contemporanea. Vediamo come mai!

James Joyce rivoluziona il concetto del tempo

James Joyce รจ uno degli autori piรน importanti del Novecento. Dopo gli studi in collegi di gesuiti, si distingue allโ€™Universitร  di Dublino per la sua preparazione e arguzia come linguista. Dopo essersi allontanato dalla religione cattolica, lascia lโ€™Irlanda alla volta di Parigi, dove studia medicina qualche mese, prima di far ritorno a Dublino per la morte della madre.

Dal 1904 si trasferisce prima a Trieste, dove insegna alla Berlitz School e dove stringe amicizia con Italo Svevo; poi a Zurigo e infine a Parigi, che lascia poco prima di morire a causa dellโ€™invasione nazista e di una forte depressione. Fatto ritorno a Zurigo, muore in conseguenza di un’ulcera trattata con un intervento chirurgico.

Dopo un primo approccio alla scrittura, in cui segue le forme espressive tradizionali della prosa narrativa, Joyce inizia a sperimentare, ispirato dalle prime teorie sulla psicanalisi.

La tecnica dello stream of consciousness 

Nel 1922 pubblica โ€œUlisseโ€, opera di straordinaria importanza per tutta la letteratura futura, nella quale inizia a utilizzare la tecnica del โ€œflusso di coscienzaโ€, che consiste nella libera espressione di pensieri cosรฌ come si affacciano alla mente dei personaggi. Conosciuta anche come stream of consciousness,  questa tecnica permette di mettere su carta i pensieri e il loro fluire senza una riorganizzazione a posteriori: essi sono inseriti in frasi che non hanno una logica apparente e non vengono introdotti da segni grafici nรฉ da sintagmi di legamento.

Il flusso di coscienza viene realizzato tramite il monologo interiore in quelle opere letterarie dove emerge in primo piano lโ€™individuo, con i suoi conflitti interiori, le sue emozioni, i suoi sentimenti e le sue sensazioni, insomma, la sua vita psichica inconscia.

Il tempo cambia a seconda di cosa stiamo vivendo

Al tempo cronologico e lineare del romanzo ottocentesco, con Joyce si sostituisce un tempo della coscienza. I personaggi nati dalla penna dell’autore irlandese scoprono che le esperienze passate non sono solo trascorse, ma sedimentano nell’inconscio. Inconscio da cui emergono continuamente frammenti del proprio passato che si mescolano al presente in modo non sempre volontario.

Il tempo della coscienza รจ infatti composto di momenti indistinguibili che trapassano uno nell’altro e formano un flusso che continuamente si arricchisce: lo “stream of consciousness”. Nei personaggi il tempo subisce notevoli trasformazioni: accanto a un tempo oggettivo, cronologicamente lineare, si affaccia l’idea di un tempo soggettivo, esperito dalla coscienza dei personaggi.

L’Ulisse di Joyce รจ l’archetipo dell’uomo contemporaneo

Dal fascino irresistibile e simbolo della sete di conoscenza, Ulisse รจ l’eroe dai molti volti. Se nei poemi omerici venivano esaltate le sue qualitร  positive, nella letteratura dei secoli successivi furono evidenziate quelle negative, come l’inganno e il cinismo, fino ad arrivare alla riscrittura che ne fece James Joyce nel Novecento. L’Ulisse di Joyce diventa cosรฌ l’archetipo delle peregrinazioni e delle angosce quotidiane dell’uomo contemporaneo, il simbolo di una nuova e rivoluzionaria percezione del tempo.

Di cosa parla l’Ulisse di Joyce

L’Ulisse di Joyce รจ la storia di una giornata, il 16 giugno 1904, di un gruppo di abitanti di Dublino. I personaggi incrociando in modo apparentemente casuale le vite degli altri, ne determinano lo svolgimento, e lo descrivono, attraverso un continuo monologo interiore. Il protagonista principale, lโ€™ebreo irlandese Leopold Bloom, non รจ un eroe o un antieroe, ma semplicemente un uomo di larghe vedute e grande umanitร , sempre attento verso il piรน debole e il diverso, e capace di cortesia anche nei confronti di chi queste doti non userร  con lui.

Gli altri protagonisti sono il giovane intellettuale, brillante ma frustrato Stephen Dedalus e Molly Bloom, la moglie dellโ€™ebreo, vera e propria regina del romanzo. Alla fine, stesa sul vecchio letto scricchiolante, Molly sarร  intenta a riflettere โ€“ in un monologo di piรน di ventimila parole non scandite da punteggiatura โ€“ sulla giornata appena trascorsa, sul suo tradimento del marito, su ogni ricordo del passato, e sui potenziali futuri immaginati. Figura dalla solida corporeitร , Molly รจ una donna gloriosamente istintiva, ma anche resistente a una qualunque forma di caratterizzazione categorica.

Leggere l’Ulisse di Joyce oggi significa fermarsi, rallentare e diventare consapevoli della relativitร  del tempo, in un mondo che corre sempre piรน veloce e che ha sempre piรน necessitร  di riscoprire il gusto della lentezza, del non avere fretta, dell’assaporare ogni istante che la vita ci offre.

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