MILANO – Dopodomani esce nelle librerie “Riina. Family Life”, il libro scritto dal figlio di Totò e pubblicato da edizioni Anordest. La notizia dell’uscita del libro sta facendo il giro delle testate italiane, generando non poco clamore e discussioni a riguardo. Per noi di Libreriamo l’uscita di questo libro ci appare una forma di speculazione inutile, non necessaria. Vi spieghiamo il perché.
LA VITA FAMILIARE – Il boss dei boss di Cosa Nostra viene raccontato dal figlio, Giuseppe Salvatore Riina, detto Salvo, 39 anni a maggio, in un colloquio con il Corriere della Sera che rivela alcuni dei contenuti del libro. Il libro è un racconto asciutto e ricco di dettagli sulla vita fra le mura domestiche di una famiglia di un latitante: Totò Riina e la moglie e i figli nati mentre lui era ricercato, coi continui cambi di case. Salvo Riina omette che l’eccidio di via D’Amelio era stato deciso dal padre e preferisce il silenzio quando si parla dei familiari delle vittime delle stragi di mafia perché “qualsiasi cosa dicessi potrebbe essere strumentalizzata”. Come affermato dallo stesso Salvo Riina, il libro è stato scritto per “far capire che esiste una famiglia che non aveva niente a che fare coi processi e quello che succedeva fuori”, raccontando appunto della sua infanzia e adolescenza felici ma tacendo su alcuni particolari. “Non mi interessa soddisfare le curiosità altrui. Io difendo la dignità di un uomo e della sua famiglia. E la sua coerenza, quando ha rifiutato di collaborare con i magistrati.”
FORMA DI SPECULAZIONE – Nel libro non si parla in nessun passaggio di pentimento da parte del padre totò Riina circa le stragi e gli eccidi di cui è stato il mandante. Libreriamo, fin dalla sua nascita, è molto sensibile nei confronti di temi come legalità e giustizia. In occasione di anniversari e giornate celebrative, ricordiamo i buoni esempi di chi ha dato la propria vita al servizio della legalità e del benessere di una comunità come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Peppino Impastato, raccogliendo testimonianze di chi li ha conosciuti di persona e tutt’oggi porta avanti il loro esempio ed i loro valori. Per questo motivo, in un modo editoriale in cui spesso talenti emergenti della scrittura italiana faticano a trovare spazio, ci sembra una forma di speculazione giocare su un nome come quello di Totò Riina e sulla sua vita.
Saro Trovato