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“Sesto Raggio. A San Vittore col cappottino di cammello”, il nuovo libro di Cinzia De Martini

“Sesto Raggio. A San Vittore col cappottino di cammello” è un romanzo che racconta la storia vera di un uomo ingiustamente accusato di stupro

La storia vera di un uomo accusato ingiustamente. Abbiamo intervistato Cinzia De Martini in merito all’uscita del suo nuovo romanzo “Sesto Raggio. A San Vittore col cappottino di cammello”. Un libro che racconta la storia vera di Mauro Morelli, un amico dell’autrice ingiustamente accusato di stupro, condannato e poi rilasciato.

“Sesto Raggio. A San Vittore col cappottino di cammello”

Mauro Morelli non è un eroe né un antieroe. Non si può definire immorale, dato che non ha una morale. È un uomo che ama le donne. A modo suo. È una vecchia lenza scafata, eppure finisce in galera accalappiato da un’infamona. Per via del sesso, il suo chiodo fisso. L’accusa è di stupro e strozzinaggio. Sei mesi a San Vittore. Nel sesto raggio, quello degli infami, lui che credeva di sapere tutto della vita, impara qualcosa. Anche l’attesa del processo agli arresti domiciliari, per un anno, gli fa scoprire parti insospettate di se stesso e degli altri. Poi il processo, lungo ed estenuante. Morelli non è colpevole. Ma nemmeno innocente. O forse, a modo suo, è colpevole e innocente.

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La storia di un uomo e un caso di stupro diverso dal solito

“Mauro Morelli, che in realtà si chiama Bruno, è un nostro amico. Un uomo particolare che ha vissuto questa situazione assurda con un atteggiamento comunque positivo” ci racconta Cinzia De Martini. “Ho scritto questo “Sesto Raggio” per rappresentare la giustizia italiana, anzi, la mal giustizia. Bruno è stato incastrato da questa donna in maniera subdola. Con un padre che è un carabiniere in pensione, è riuscita ad avere l’appoggio di tutta l’arma che ha giocato in modo sporco”. “Un libro così però rappresenta un problema, è politicamente scorretto, però è la verità. Un uomo innocente è stato accusato e condannato per stupro per poi essere rilasciato in quanto innocente. Con ciò, ovviamente, non sto giustificando stupratori e molestatori”.

I diversi punti di vista

“La vicenda in “Sesto Raggio” viene presentata anche dal punto di vista della moglie di Bruno/Mauro, una donna che comunque ha sofferto molto per i numerosi tradimenti del marito, e della figlia. Il protagonista non è dunque un personaggio giustificabile, i suoi comportamenti e il chiodo fisso del sesso sono stati elementi parecchio negativi nella sua vita, ma bisogna sempre raccontare la verità” afferma l’autrice.

Bruno Morelli è stato intervistato nella trasmissione “Il treno va” di Radio 24 per raccontare la sua storia.

 

 

Photo Credit: Cinzia De Martini

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