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“Vita e destino” di Vasilij Grossman, un libro per chi ama dure verità

Romanzo storico? Saggio? Atto di denuncia? “Vita e destino“, questo poderoso libro è tutte queste cose messe insieme. Si parla delle vicende di molti soggetti che hanno vissuto la storia russa dall’epoca delle purghe staliniane fino all’invasione nazista e all’assedio di Stalingrado con la sua drammatica conclusione.

Gli intrecci sono molteplici e anche faticosi da seguire, alcuni riferimenti culturali alla tradizione storica e letteraria russa, e non solo, risultano alquanto difficili da recepire. Bellissima è, invece, l’ambientazione, la descrizione di luoghi ed atmosfere, un po’ meno l’analisi introspettiva dei vari personaggi, mentre è centrata la loro collocazione storica e sociale. A questo proposito quanta spudorata sincerità! Quanto dolore, amore, sofferenza, corruzione, lealtà, plagio e sincerità, c’è nella storia dell’uomo! Qualunque sia il periodo o il luogo in cui ha vissuto! Questo ci insegna Grossman: la realtà è sempre duplice, se non multiforme, mentre i valori inossidabili sono pochi e difficili da raggiungere e mantenere.

Prosa veloce e leggibilissima. Consigliato a chi ama la verità per quanto dura possa essere; a chi ha il coraggio di porsi delle domande scomode; a chi privilegia il dubbio e non le certezze del sapere assoluto; a chi affronta la storia con umana “pietas” e non con la scure della condanna o l’esaltazione aprioristica.

 

Fiorenza Biloghi

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