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La figlia di Odino di Siri Pettersen, una promettente serie fantasy

Ad un mese dalla pubblicazione in Italia del romanzo Il Marciume, vorrei recensire il primo volume di quella che sarà una serie edita dalla Multiplayer edizioni e che tanto sta facendo parlare di se. La figlia di Odino di Siri Pettersen, questo il titolo e l’autrice di una delle saghe fantasy più promettenti degli ultimi tempi. Non aspettatevi la solita protagonista giovane alle prese con la scoperta del suo “essere speciale” tutt’altro. In questo primo volume della serie Raven Rings, l’autrice ci presenta una quindicenne che dovrà fare i conti con il disprezzo e l’emarginazione dettati proprio dal suo non essere speciale cioè dal suo non possedere una coda come il resto degli abitanti che popolano il mondo sapientemente tratteggiato dalla Pettersen.

Quando ci si approccia ad un primo volume di una saga (in particolare se di genere fantasy) si è soliti pensare di dover affrontare le prime cinquanta pagine di introduzione ad un mondo completamente inventato dall’autore e che dunque bisogna in qualche modo spiegare. In questo romanzo invece non troviamo nulla di tutto ciò. Ovviamente ci sono descrizioni, ovviamente la scrittrice ci ragguaglia sul mondo da lei creato ma lo fa in maniera brillante senza imboccare i suoi personaggi con monologhi esplicativi che danno al lettore senso di artificiosità. Nella storia di Hirka, la nostra protagonista, non c’è tempo da perdere si va spediti verso un ritmo di narrazione incalzante dove incontriamo molti personaggi, tutti egregiamente caratterizzati, situazioni che vanno a crearsi che sono solo l’inizio della matassa che il lettore dovrà sbrogliare lungo il percorso ed una “magia” il cui termine in se non ritroveremo mai all’interno del testo ma è uno dei perni sul quale ruotano le vicende.

Tutto è sapientemente dosato dalla scrittura pulita, ricca e fluida dell’autrice.
Andando avanti con la lettura si percepisce subito che la Pettersen ha il pieno controllo su tutti i suoi personaggi, sulle azioni, sulle rivelazioni e sul finale che farà da inizio al volume successivo. Per cui le seicento pagine che vanno a comporre questo romanzo sono caratterizzate da un’equilibrio tale che al lettore non peserà la mole.

Non vi resta altro da fare dunque se non l’immergervi in questa appassionante storia, forti del fatto che finite le ultime pagine il secondo volume vi attenda sugli scaffali della libreria più vicina a casa vostra.

 

Mariachiara Leone

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