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“Fiori a rovescio” di Stefano Tofani, una storia degna della commedia italiana

Fiori a rovescio (Nutrimenti) di Stefano Tofani è un bellissimo romanzo, scritto con uno stile originale, scorrevole, frizzante.

Una storia italiana che si snoda negli ultimi 40 anni e mette in luce i cambiamenti del paese (nella famiglia, nel lavoro, nella società) e che per il suo tono dolce e amaro mi ha ricordato la migliore commedia all’italiana, i vari Monicelli, Risi.

C’è tutto nel romanzo: l’amore, l’affetto, il sesso, la malattia, ma non perdiamo mai la bussola, e soprattutto ci si affeziona a tutti i personaggi della famiglia Toccafondi: alla madre, soprattutto, spesso colta di spalle alla finestra. E al padre, mite, ma capace di gesti impensati. Il rapporto tra i due
fratelli, uno dei quali disabile, è raccontato con una grazia rara: è affetto autentico, ma non c’è piattezza, gli alti e i bassi del loro rapporto sono quelli della vita vera.

Perfino il finale della storia, che spesso in altri libri ho trovato deludente, mi è piaciuto. Il cerchio si chiude, il mistero che ci aveva accompagnato nella seconda parte del romanzo si scioglie. Con la stessa delicatezza, ma potrei dire poesia, che pervade tutto il libro.

Lia Ferri

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