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Per il condominio nuove regole ed un posto d’onore nella letteratura

Lo ammetto e sono cosciente di essere molto fortunata per non aver mai vissuto in condominio. Chi, da anni, vive in questo girone dantesco starà storcendo il naso e non riesco a dargli torto...

Lo ammetto e sono cosciente di essere molto fortunata per non aver mai vissuto in condominio. Chi, da anni, vive in questo girone dantesco starà storcendo il naso e non riesco a dargli torto.

Perché, diciamolo, non c’é nessuno che non abbia avuto un problema di convivenza con i propri vicini: dalla gestione di posti auto nel cortile, dalla pulizia delle scale, fino ai rumori fastidiosi ad ogni ora del giorno.

Il condominio, in Italia, é uno dei primi motivi per cui si finisce in tribunale e questo la dice lunga su come riusciamo a gestire gli spazi con gli altri.

Il fatto poi che una mia amica, questa mattina su facebook, abbia augurato tutto il male del mondo al suo vicino troppo turbolento mi inquieta e non poco.

Per fortuna é notizia di ieri che dopo trent’anni o giù di lì l’istituzione condominio si sia aggiornata e data nuove regole. Ma, tralasciando le questioni burocratiche che poco interessano a Blogario, mi sono messa a riflette sul condominio in letteratura ed, in particolar modo, sul peso che hanno avuto all’interno dei libri che ho letto.

Ne "Le avventure della ragazza cattiva" di Llosa, che fine avrebbe fatto la protagonista se non avesse avuto i suoi amorevoli vicini? Caso più unico che raro direte voi e non di certo come il Signor Panatta che imputa al povero Zerocalcare di pattinare in casa (da dove gli verrà questa idea fissa proprio non si riesce a capire…).

Penso anche al "Palazzo delle pulci" di Elif Shafak che conobbe un passato illustre e che ora é popolato da un’umanità variegata e mostra, inesorabilmente, i segni del tempo che non lascia scampo. La stessa tipologia di inquilini che per esempio si rintracciano ne "Il senso dell’elefante" di Marco Missiroli: anche qui un condominio elegante, uno stuolo di inquilini ma a fare la differenza ci sarà un portinaio che metterà in gioco il suo senso di protezione a causa di una paternità negata.

E che dire delle inquiline più strane della storia della letteratura Holly Golightly e Zia Mame? Per non parlare dell’odio purissimo ed indissolubile che lega più dell’amore Emile e Marguerite ne "Il gatto" di Simenon.

Ma "il condominio" é anche il titolo di uno scritto fantascientifico di James G. Ballard ed i problemi al suo interno saranno talmente importanti da provocare negli inquilini una regressione allo stato primitivo.

Gli esempi potrebbero continuare all’infinito ed é per questo che vi chiedo: quali sono i romanzi ambientati in un condominio che più vi sono piaciuti?

"La stessa finestra sul cortile" del maestro Hitchcock é tratto da un racconto di Cornell Wollrich ed é un caso, secondo voi, che la soap più famosa della tv, "Un posto al sole", sia ambientata in un condominio?

Riflettiamoci su e, mi raccomando, se avete reclami non contattate me ma prendetevela con Blogario.

 

19 giugno 2013

 

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