MILANO – Proseguire con iniziative nate in questi cinque anni come Bookcity ed il Patto per la lettura, e rafforzarne il senso di relazione e rapporto. Sono questi gli obiettivi principali di Filippo Del Corno, riconfermato assessore alla Cultura dal nuovo sindaco di Milano Beppe Sala. Dopo l’esperienza nei primi cinque anni al fianco dellโex sindaco Giuliano Pisapia, Filippo Del Corno ha raggiunto il traguardo di trasformare Milano da “capitale dell’editoria” a “capitale della lettura”. Quali sono i progetti futuri su Milano e cosa c’รจ di vero sul progetto “Salone del Libro” organizzato dall’AIE nel capoluogo lombardo? A fare chiarezza su questi punti รจ lo stesso assessore Filippo Del Corno in questa intervista.
Prima di parlare del suo nuovo mandato, vogliamo chiederle un piccolo bilancio della passata gestione sotto la giunta Pisapia.
Il bilancio รจ stato quella di una progressiva trasformazione della cittร stessa di Milano, che รจ passata dallโessere unโindiscutibile capitale dellโeditoria allโessere una capitale della lettura. Eโ come se il focus, rispetto alla centralitร che sicuramente mantiene la filiera della produzione editoriale, si fosse spostato verso la lettura, la condivisone del sapere e della conoscenza attraverso il libro e la lettura.
Ciรฒ รจ stato reso evidente dalla creazione di Bookcity, che ha avuto un grande successo e che ha messo subito al centro il lettore ed il piacere della condizione della lettura, e da strumenti operativi di diffusione del leggere come โIl patto per la letturaโ, con cui tutti i protagonisti della filiera del libro (editori, librerie, biblioteche, scuole) hanno promosso una serie di strumenti concreti per la diffusione della lettura.
Questo ci ha permesso di parlare della nostra cittร non solo come capitale dellโeditoria italiana, ma come vera e propria capitale della lettura e delle buone pratiche per la sua diffusione.
Quali sono i progetti futuri legati alla promozione della lettura legati a Milano?
Il nostro obiettivo รจ quello di continuare con le iniziative a cui abbiamo dato vita in questi cinque anni, e rafforzarne il senso di relazione e rapporto. Bookcity, ad esempio, ha prodotto unโiniziativa parallela dedicata alle scuole e che dura tutto lโanno. Andremo avanti su questi progetti, rafforzandoli e mettendoli in comunicazione tra loro.
Si รจ molto discusso in questi giorni circa lโorganizzazione di un Salone del libro alternativo o in sostituzione allโappuntamento classico della cittร di Torino. Qual รจ la situazione oggi?
La situazione รจ molto chiara, e rispecchia ciรฒ che ha sempre espresso in maniera limpida lโAIE, la quale รจ uscita dalla fondazione che organizza il salone del libro di Torino ed ha pensato ad un nuovo progetto dedicato allโeditoria. Unโiniziativa con caratteristiche del tutto diverse rispetto alle tradizionali che il Salone di Torino ha da sempre incarnato.
Questa nuova iniziativa ha un respiro nazionale, e vede come ipotesi di una delle cittร cuore del progetto Milano. Il progetto prevede la possibilitร che la manifestazione abbia sede anche a Roma ed in altre cittร del Sud a rotazione.
Circa lโeventuale realizzazione dellโiniziativa a Milano, abbiamo avuto un incontro molto costruttivo con lโAIE: abbiamo messo sul tavolo ciรฒ che la nostra amministrazione puรฒ offrire per un progetto cosรฌ importante, che sono in pratica le stesse energie che abbiamo giร messo in campo per la promozione della lettura in questi anni. LโAIE, che partecipa al tavolo permanente del โPatto per la letturaโ di Milano, adesso farร le sue valutazioni, come le avrร fatte nei confronti di Torino.
Credo che non si debba ne fare una lotta tra cittร , ne accusarsi reciprocamente di sgarbi istituzionali o di scippi. Bisogna semplicemente prendere atto che un soggetto privato, come lโAIE, ha il legittimo diritto di iniziare un nuovo progetto e di portarlo avanti con lโinterlocutore che ritiene piรน adatto, affinchรฉ possa andare avanti. Che sia Torino, Milano o Roma, sarร lโAIE a deciderlo, e per il bene della diffusione della cultura nel Paese le altre cittร non potranno far altro che mettersi in dialogo tra loro.
Che tipo di lettore รจ Filippo Del Corno? Quali sono le sue letture preferite?
Sono un lettore appassionato e tendenzialmente onnivoro. Leggo sia narrativa che saggistica, mi rivolgo ad autori con linguaggi, stili e provenienze diverse. Vorrei leggere molto di piรน di quanto riesco a fare, soprattutto adesso che sto ricoprendo una carica istituzionale molto impegnativa.
Ho i miei autori preferiti, come credo tutti, e momenti in cui desidero approfondire, in maniera quasi ossessiva, un certo autore o un certo argomento. Ci sono anche alcuni libri che rileggo diverse volte.
Alla fine del suo prossimo mandato, quale obiettivo le piacerebbe dichiarare di aver raggiunto?
Per quanto riguarda la cittร di Milano, il risultato concreto del mio mandato che mi piacerebbe affermare รจ lโaver aumentato il numero dei lettori nella mia cittร , fare in modo che questa โemorragiaโ di lettori si arresti e che, al contrario, si registri unโinversione di tendenza partendo dalla cittร di Milano. Sarebbe un risultato molto positivo.
Mi piacerebbe, come risultato, anche lโaumento del numero di occupati nella filiera di produzione editoriale. Vorrebbe dire che lo sviluppo dellโeditoria non ha soltanto la funzione di sviluppo culturale della comunitร , ma diventa anche fonte di sviluppo economico.