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Michela Murgia al Salone del libro, “Ho scritto una dedica per ciascun lettore”

Michela Murgia protagonista al Salone del libro di Torino per presentare il suo ultimo libro "Tre ciotole".

“In un certo numero di copie ho scritto dentro qualcosa di personale. Lo so che non sostituisce gli sguardi, le mani, gli abbracci, ma forse restituisce un po’ il senso di quanto manchino anche a me.” Michela Murgia protagonista al Salone del libro di Torino per presentare il suo ultimo libro “Tre ciotole“. Durante la presentazione, seguitissima da una folla incredibile, ha parlato anche della sua malattia annunciata poche settimane fa.

Michela Murgia al Salone del libro 2023

Attesissima al salone del libro, nell’edizione 2023, Michela Murgia. File lunghe ore per poter ascoltare la sua presentazione del nuovo libro Tre ciotole,  edito da Mondadori. Una folla attenta ed emozionata ha seguito le parole di una delle scrittrici sicuramente più amate degli ultimi anni. Dopo l’annuncio della sua malattia, un carcinoma al quarto stadio, Michela Murgia ha scelto di mostrarsi autentica come sempre, riuscendo a parlare del suo percorso, della morte, della sua famiglia queer con una delicatezza e sincerità spiazzanti. Il suo ultimo romanzo è  fatto di storie che si incastrano e in cui i protagonisti stanno attraversando un cambiamento radicale che costringe ciascuno di loro a forme inedite di sopravvivenza emotiva”, richiamando perciò qualcosa di fortemente autobiografico. Tra le sue tante dichiarazioni, infine, ha detto “sono viva, non trattemi come un monumento”.

 

Michela Murgia risponde all’affetto dei lettori

Centinaia le persone che attendevano l’incontro con Michela Murgia. Chiunque, negli angoli degli stand, durante il salone del libro, ammetteva di volerla vedere, ascoltare, abbracciare. Queste richieste, in particolar modo dei suoi fan, hanno visto una risposta della stessa Murgia che, in un post di Instagram, ha scritto:

«Tantə mi avete scritto “non vedo l’ora di abbracciarti, stringerti la mano, guardarti negli occhi, portarti una marmellata che ho fatto”, affettuosità che sono il cuore di tutti i firmacopie. Purtroppo per me questo non sarà possibile: decine di contatti ravvicinati ora rappresentano un’esposizione batterica e virale che non posso più permettermi. Stanotte ho firmato tutti i libri, ma ho deciso di fare una cosa: in un certo numero di copie, a caso e non riconoscibili tra quelle disponibili alla fine dell’incontro, ho scritto dentro qualcosa di personale, due righe, un aneddoto, non lo so, li scrivo ora sul letto. Lo so che non sostituisce gli sguardi, le mani, gli abbracci, ma forse restituisce un po’ il senso di quanto manchino anche a me».

 

 

Stella Grillo

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