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Margaret Atwood a Mantova, “Non votate quegli uomini”

Ospite d'onore alla ventitreesima edizione del Festivaletteratura di Mantova, Margaret Atwood racconta la sua battaglia contro chi cerca di portare indietro le lancette della storia

Continua il nostro viaggio al Festivaletteratura di Mantova, in corso fino a domenica 8 settembre con un ricco programma di appuntamenti e ospiti da tutto il mondo.ย Questa รจ la volta di Margaret Atwood, che, accolta da un bagno di folla in Piazza Castello, ci accompagna lungo un percorso affascinante tra sopravvivenza e speranza, distopia e realtร .

Divenuta icona per lettrici e lettori di tutto il mondo grazie anche all’enorme successo della serie televisiva tratta daย Il racconto dell’ancellaย (1985),ย Margaret Atwood รจ stata protagonista, insieme allo scrittore Alberto Manguel, dell’incontro “Se la realtร  supera la fantasia” per un dibattito sulla contemporaneitร  e le sue pericolose contraddizioni.

“Quando la realtร  supera la fantasia”

Inizia cosรฌ il racconto dell’autrice canadese che al pubblico di Mantova racconta la sua battaglia contro chi cerca di portare indietro le lancette della storia. Il riferimento รจ chiaro e la Atwood non ha paura a nominarlo: โ€œQuando รจ arrivato il novembre del 2016 con lโ€™elezione di Trump, noi che stavamo lavorando alla serie ci siamo detti: il quadro รจ cambiato, la nostra serie non รจ piรน una cosa di sola fantasia, potrebbe accadereโ€. Infatti, fu proprio mentre veniva girata l’omonima serie TV de “Il racconto dell’ancella” che Donald Trump diventava Presidente degli Stati Uniti d’America, concretizzando le paure di parte della popolazione mondiale. Era come se d’improvviso le distopie fino a quel momento soltanto immaginate diventassero vicine e tangibili. E se il ruolo di una distopia รจ quello di suscitare una domanda in chi legge, la Atwood ci incalza e ci chiede: โ€œรˆ questo il mondo in cui vorrete vivere?”. Una domanda violenta cheย si estremizza alla luce della crisi climatica e umanitaria che sta sconvolgendo il nostro pianeta.

I libri come strumento di sopravvivenza

Per quanto gli scenari possano apparire apocalittici, non bisognaย  abbandonarsi a catastrofismi, perchรฉ come ci ricorda Margaret Atwood “il germe del cambiamento si nutre di speranza e il perdurare della speranza รจ intrecciata alla fibra umana”. Allora come sopravvivere alla distopia? In questo senso, la scrittura รจ resistenza, รจ un gesto di speranza che ha in sรฉ la possibilitร  di una reale condivisione fra animi umani. Continua la Atwood: “Lo scrittore รจ, per la natura della sua professione, privilegiato. Non ha bisogno di andare a ricercare briciole di speranza sparse qua e lร  nella sua storia, per ricomporle eroicamente: la sua speranza galleggia sulla superficie delle cose che intercetta e trasuda da quelle che crea”.

Gesti concreti contro il cambiamento climatico

Se la letteratura puรฒ certamente essere uno strumento di sopravvivenza, saranno tuttavia concrete scelte radicali e volontร  politica a livello globale a determinare quella della nostra specie. Sono diverse le iniziative nate a favore dell’ambiente e la Atwood ne elenca alcune a lei particolarmente care. Insieme aย Ecosiaย eย Drawdown, Margaret Atwood ci parlaย  dellaย Future Library of Norway, un progetto nato nei pressi di Oslo, dove nel 2014 รจ stata individuata una foresta di 1000 alberi destinati a crescere indisturbati fino al 2114. Il progetto, lanciato dall’artistaย scozzeseย Katie Paterson, prevede che alla fine della loro crescita questi alberi vengano destinati a produrre carta per stampare i manoscritti inediti degli autori che hanno aderito al progetto, prima fra tutti – proprio lei – Margaret Atwood.

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