Alessio Dimartino, romano, esordisce come scrittore nel 2006, vincendo il MArteLive nella sezione letteratura. Il premio consiste nella pubblicazione del racconto ‘Tutti quelli che ci sono stati’ in un’antologia โ ‘Con gli occhiali da sole anche di notte’ โ pubblicata da Giulio Perrone Editore. Con la stessa casa editrice nel 2010 pubblica il suo primo romanzo, ‘Tutti vivemmo a stento’; nel 2012 ‘Il professore non torna a cena’ e questโanno โCโรจ posto tra gli indianiโ, in corsa per ilย Premio Strega.
Storie di disperazione e di vite borderline, quelle che ami raccontare. Butto lรฌ una domanda provocatoria. La normalitร non รจ interessante o la normalitร รจ proprio questo: il vivere affaticato di tossici vaganti nella periferia popolata da fantasmi, di trentenni anomali con contratto di un tremendo lavoro a tempo indeterminato e terroriste in crisi dโidentitร ideologica, dei โdisperati, solitari e sperdutiโ, come recita il sottotitolo di โTutti vivemmo a stentoโ?
La normalitร รจ un concetto relativo. La normalitร รจ quello che ognuno di noi vive quotidianamente. La mia normalitร per molto tempo รจ stata quella che ho descritto nel romanzo, che non รจ virato al grottesco come qualche lettore ha pensato.
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Cโรจ mai stato un momento nella tua vita in cui hai pensato che saresti diventato uno scrittore? O la strada รจ venuta incontro ai tuoi passi e ti sei ritrovato con un libro pubblicato e poi un altro e un altro ancora, senza avere in mente un progetto preciso? Scrivi con metodo e regolaritร o la tua creativitร conosce periodi di pausa?
Lโesigenza di scrivere ce lโho sempre avuta dentro, da quando ho iniziato a prendere coscienza del mio essere nel mondo. Poi per me la scrittura non rappresenta una fonte di reddito primaria, il che mi dร la possibilitร di prendermi tutto il tempo che voglio per lavorare su unโidea.
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Cosa legge Alessio Dimartino?
Leggo molto. Leggo tutto. Non ho unโarea specifica dโinteresse. Ogni pezzo di carta con sopra una scritta mi appassiona. Col tempo, perรฒ, ho eliminato un poโ di spazzatura. Da ragazzino leggevo anche quella: volevo conoscere tutto.
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I tuoi libri sono pubblicati solo in forma cartacea. ร una scelta tua, dellโeditore, di entrambi? Cosa pensi della diffusione degli e-book? Come lettore sei un fedelissimo della carta?
Penso tutto il bene possibile dellโe-book. ร una soluzione conveniente ed ecologica. Ho solo un problema mio personale: molti libri che compro di autori poco noti pubblicati da piccole case editrici, compreso il mio, non hanno la versione elettronica, per motivi di costi. Per un lettore vorace e onnivoro lโe-book รจ ancora un ostacolo.
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Scrivi a partire da un personaggio? Da un abbozzo di trama? Da unโidea astratta o visione che vuoi condividere e che poi prende la consistenza di una storia? Insomma, per quali sentieri hai camminato per arrivare alla stesura compiuta dei romanzi che hai pubblicato finora?
Ho un immaginario piuttosto cinematografico. Di solito visualizzo alcune scene, il volto di un personaggio, una determinata azione in divenire, proprio come se stessi ripensando a un film che ho visto. Poi ci costruisco intorno delle frasi che siano in grado di evocare quelle immagini. Quando piรน frasi si incastrano in un modo che mi risulti โgiustoโ, inizio a scrivere. Puรฒ essere un processo molto lento o molto rapido, non cโรจ una regola.
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So bene di che parli, io scrivo nello stesso modo, costruendo intorno a immagini, a sequenze di tipo cinematografico che mi girano in mente.
A cosa stai lavorando, adesso? O ti riposi un poโ?
Ora ho unโidea in testa, unโimmagine. Anzi piรน immagini. Le frasi ancora non sono arrivate, perรฒ. Credo ci vorrร tempo.
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Grazie, Alessio, e in bocca al lupo per lo Strega.ย
Rosalia Messina
3 maggio 2014
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