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“La pelle di Milano”, il libro che racconta la metropoli e le sue contraddizioni

In uscita nel mese di aprile, "La pelle di Milano" è una vivace raccolta di racconti che descrive i molteplici volti del capoluogo lombardo, crocevia di mondi, culture e contraddizioni.

Le metropoli, sempre così luminose, così fluide, così moderne. Milano è forse il più grande esempio italiano di metropoli. Ma oltre gli sfarzi e i bagliori si cela molto altro, e “La pelle di Milano”, il libro che uscirà a breve nelle librerie e sugli e-commerce italiani, ce lo racconta in modo molto originale. Andiamo a scoprire subito di più sull’opera, una raccolta di racconti inediti selezionati da una giuria d’eccezione!

“La pelle di Milano”

La città “accade” e in questo accadere trascina con sé chi alla metropoli è condannato, chi ci passa attraverso, chi ne è rigettato e chi ne è preso in prestito. Vale a dire chi oggi di solito non ha la voce abbastanza forte per farsi ascoltare, ma forse possiede occhi capaci di vedere il divenire contraddittorio e talvolta feroce della città. Sono occhi che possono mettere a fuoco, insieme al teatro delle loro esistenze, un destino che spesso è legato a doppio nodo con quel teatro.

È questa la premessa dell’antologia e della sfida lanciata dal Laboratorio Formentini per l’editoria e dalla casa editrice Mondadori attraverso il concorso di racconti ScriviMi, al quale hanno risposto più di trecento partecipanti fra i diciotto e i trentacinque anni, che a Milano abitano o hanno abitato per ragioni di studio, di lavoro, di amore, oppure perché ci sono nati, ci sono arrivati e sono partiti.

I quindici racconti de “La pelle di Milano” non sono stati scelti dalla giuria (composta da Giacomo Papi e Alberto Rollo, e da Malika Ayane, Daria Bignardi, Giorgio Fontana, Vittorio Graziani, Fabio Guarnaccia, Helena Janeczek, Gaia Manzini, Michele Serra e Cristina Taglietti) per creare uno specchio in cui ammirare l’immagine della città, ma per comporre una fotografia di quello che è ora.

ScriviMi, raccontare Milano

L’idea de “La pelle di Milano”, dell’opera concepita come racconto realistico di una città troppo spesso sognata e idealizzata, nasce da lontano, con la nascita del Laboratorio Formentini, un luogo di aggregazione per la valorizzazione del lavoro editoriale. Dalla collaborazione con la casa editrice Mondadori ed il Comune di Milano, i curatori del laboratorio hanno dato inizio ad un bellissimo percorso volto a trovare gli interpreti di Milano e della “milanesità” più freschi ed interessanti.

Non è affatto semplice scrivere di una città così sfaccettata.; e sono in tanti, anche personalità famose come Alda Merini o Carlo Emilio Gadda, ad avere descritto il capoluogo lombardo.

Con lo sviluppo economico e la globalizzazione, Milano è diventata ancor più variegata, ancor più complicata da conoscere e descrivere. L’influenza di culture altre, la presenza dei social media, l’allargamento e la rimodulazione delle zone periferiche della città… Milano non è mai banale, mai semplice da decodificare.

Giacomo Papi, direttore del Laboratorio Formentini per l’editoria, ha così raccontato l’iniziativa di ScriviMi e la sua portata:

«Dagli anni Ottanta Milano è stata raccontata dalla televisione e dalla pubblicità, piuttosto che dai libri. Milano negli ultimi dieci-quindici anni ha visto dei cambiamenti radicali, una nuova geografia della città e un nuovo ruolo delle periferie».

Spiega poi Papi:

«È proprio dall’esigenza di raccontare questo cambiamento che nasce ScriviMi, un progetto che mette insieme le diverse anime del Laboratorio: Milano nella sua identità in continua mutazione, il lavoro editoriale e la scrittura».

Le tre fasi del progetto

Il progetto approdato nella stesura de “La pelle di Milano” consta di tre fasi. Ad un interessante ciclo di otto lezioni gratuite incentrate su Milano e sulla voce degli artisti che l’hanno raccontata nel corso degli anni, è seguito il concorso letterario indetto per gli under 35 che conoscono bene Milano e desiderano raccontarne un angolo.

“La pelle di Milano” costituisce la terza ed ultima fase del percorso: la creazione di un volume che raccolga tutti i racconti vincitori del concorso per restituire un’immagine realistica e veritiera di Milano.

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