Daria Colombo, art director e giornalista, ha lavorato per il cinema, il teatro e la televisione, è stata promotrice del movimento dei girotondini e ha scritto i romanzi Meglio dirselo e Alla nostra età, con la nostra bellezza, entrambi pubblicati da Rizzoli.
Signora Colombo, il suo esordio nella narrativa è avvenuto nel 2010, con il romanzo Meglio dirselo, quando lei aveva già alle spalle una lunga e variegata esperienza in tanti settori della cultura. Desiderava da tempo scrivere quel libro? Vuole raccontarci il percorso che l’ha condotta alla scrittura?
Premesso che io sono una grafomane e che scrivo da sempre sia per motivi legati alle mie esperienze professionali, ma anche per piacere personale, devo dire che non avevo mai messo in conto di poter diventare una scrittrice. Il mio primo libro nasce da alcuni pensieri trasformati in scrittura che mio marito ha trovato in giro per casa. È stato lui a spingermi a “organizzarli” in una storia, così ci ho provato ed è nato Meglio dirselo.
I suoi romanzi parlano di donne. Donne normali, eroine dal quotidiano ordinariamente difficile e complesso. Donne alle prese con molti ruoli, con crisi sentimentali, con le intemperanze dei figli. Temi prediletti da molte scrittrici, italiane e straniere. È diverso, secondo lei, il modo in cui una donna e un uomo narrano vicende familiari e indagano le relazioni interpersonali?
Assolutamente si, sono gli sguardi a essere diversi, lo è il modo di emozionarsi e di viverle le vicende e le relazioni interpersonali. Ne consegue che la narrazione non può che essere differente.
L’amicizia tra due donne di età diversa è al centro del suo più recente romanzo, Alla nostra età, con la nostra bellezza. Ho inteso questo titolo – che riprende una frase pronunciata da una delle protagoniste del libro, Alberta, in un dialogo sull’età con l’amica Lisa – nel senso che l’età accresce le qualità delle belle persone. Le due amiche crescono una accanto all’altra scambiando emozioni, sentimenti, sostegno, condividendo passioni e interessi. Crescono loro, cresce il loro legame, cresce la loro visione del mondo. Ma vorrei pregarla di parlare lei dell’amicizia fra donne in generale e della storia di Lisa e Alberta in particolare.
Volevo parlare della forza delle donne e ho deciso di farlo raccontando l’amicizia tra Lisa e Alberta, un’amicizia tra due persone molto diverse per età, estrazione familiare e situazione sociale… le protagoniste sono due donne quasi agli antipodi, ma proprio il loro incontro, il loro confronto, ma anche i loro scontri arricchiranno la visione del mondo di ciascuna delle due.
Nella storia narrata lungo quindici anni, non si faranno mai mancare il loro sostegno reciproco che è poi il senso dell’amicizia. Non si parla però di momenti epici o travolgenti, vi sono le cose che appartengono alla normalità di tutte noi: innamoramenti, delusioni, figli che nascono o che se ne vanno e le altre difficoltà che la vita ci mette davanti. Perché sono convinta che proprio nella normalità della vita ci sia tutta la straordinarietà della grandezza delle donne, la loro capacità di far sempre fronte. Comunque Alberta e Lisa che lasceremo alla fine del romanzo saranno due donne molto diverse da quelle che abbiamo conosciuto all’inizio.
Che lettrice è Daria Colombo? Quali i libri e gli autori prediletti?
Sono onnivora, davvero, leggo di tutto, ogni tanto vado a riprendermi i classici e sul mio comodino, tra gli altri libri c’è sempre un giallo. Comunque tanta tanta narrativa.
Eccezionale la Munro, ma anche la Mazzantini e Pino Roveredo.
Ha in cantiere un altro romanzo, signora Colombo?
Si, ce l’ho, ma per scaramanzia non le dico niente. L’idea di Alla nostra età, con la nostra bellezza è venuta subito dopo Meglio dirselo, ma poi la vita ha preso il sopravvento e non ho potuto dedicarmici per tanto tempo. Spero che questa volta non sia così.
Grazie per il suo tempo e le sue risposte.
Grazie a lei!
Rosalia Messina