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“La cultura si mangia”, Massimo Gramellini racconta la storia di un coraggioso maestro afghano

Massimo Gramellini nel suo "Buongiorno" su "La Stampa" di oggi ci porta nelle desolate terre dell'Afganistan per raccontarci la storia del coraggioso maestro Saber Hosseini

MILANO – Massimo Gramellini nel suo “Buongiorno” su “La Stampa” di oggi ci porta  nelle desolate terre dell’Afganistan per raccontarci la storia di un maestro, Saber Hosseini, che attraverso i paesi in guerra per portare libri e speranza ai bambini dei villaggi in cui non esiste nessuna forma di istruzione. Scopriamo insieme questa storia.

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LA CULTURA SI MANGIA – Questo il titolo dell’intervento di oggi di Massimo Gramellini nel suo “Buongiorno”. Questa volta lo scrittore ci fa scoprire la storia del coraggioso Saber Hosseini, maestro che distribuisce libri e cultura ai poveri bambini afghani. “Mani di bambini protese ad arraffare libri come se fossero pagnotte. Certe scene possono giusto succedere in qualche borgo desolato dell’Afghanistan. Ma procurano pur sempre una scossa al cuore. Come quell’uomo, che è chiaramente un angelo. Si chiama Saber Hosseini e durante la settimana fa il maestro a Bamiyan, in una scuola di città. Il sabato e la domenica inforca la bici e pedala per le mulattiere di un Paese in guerra fino ai villaggi non lambiti dall’istruzione, per insegnarvi a leggere e scrivere.”

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IN NOME DELL’IMMAGINAZIONE – “Nella cesta del suo bolide infila una mestolata di libri: poeti locali, ma anche traduzioni del «Piccolo Principe» e del «Richiamo della foresta». La volta successiva ritira quelli già letti e ne consegna degli altri. Un portatore sano di immaginazione. Pare che il virus sia contagioso. I bambini divorano le storie e aspettano il ritorno del maestro per raccontargliele e fare il pieno di nuove avventure. Lui non ci guadagna niente. Anzi, utilizza una parte del suo stipendio e di quello di alcuni suoi colleghi per rimpolpare la biblioteca itinerante. In realtà ci guadagna le facce dei piccoli alunni quando lo vedono arrivare. Dice che non hanno prezzo.”

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