I libri ci chiamano. Sanno riconoscere i lettori e sanno arrivare nelle mani giuste, facendosi notare con il loro fascino discreto, fatto di titoli, colori di copertina, incipit intriganti e trame che promettono le storie che abbiamo voglia di farci raccontare.
La magia รจ tutta lรฌ: nellโattimo in cui il lettore scopre la sintonia con un libro e decide di doverlo portare a casa, perchรฉ proprio in quel momento, sente che non potrร fare a meno di quelle pagine.
Girovagando in libreria di recente sono stata attratta da un titolo perfetto, da un bassotto in copertina e da una magnifica quarta di copertina. โLa chimica della bellezzaโ di Piersandro Pallavicini, edito da Feltrinelli, รจ stato amore a prima vista per me e lโimmersione nella lettura ha confermato lโintuizione del mio slancio iniziale.
Faccia simpatica nella foto ritratto e biografia essenziale, questโautore, che รจ docente allโUniversitร di Pavia e svolge ricerche nel campo della nanochimica inorganica, si รจ rivelato per me una straordinaria scoperta. Ha talento da vendere come narratore e, vista la sua poliedrica personalitร , conduce il lettore in un mondo in cui la curiositร รจ la chiave di volta per vedere il lato bello delle cose.
โAnni di studio su testi criptici da ottocento pagine, notti trascorse a spaccarti il cervello con teorie, principi, equazioni, esami passati uno via lโaltro con trenta e lode, fanno un cumulo che tende a spingerti verso questa sconfinata stima e disprezzo del prossimo. Ma non si puรฒ vivere cosรฌ. Non si puรฒ pensare di aver ragione su ogni cosa ed essere convinti che il resto del mondo, salvo rare eccezioni, sia una pozzanghera di ciechi girini imbecilli. Ci ho lavorato a lungo sulla superbia dello scienziato.โ
Con queste frasi mi ha conquistata, fin dalla prima pagina.
ย โLa chimica della bellezzaโ รจ un romanzo godibilissimo, originale, in grado di arricchire il lettore, farlo partecipare alla vicenda e allo stesso tempo di farlo sorridere, visto che lโironia aggiusta sempre il tempo.
Cโรจ il mondo accademico che si svela, in tutta la sua imperfetta umanitร , fatta di potere e relazioni, alleanze segrete e ingranaggi necessari, che segnano la vita degli studiosi e le loro prospettive di carriera.
Cโรจ lโamore per la chimica, che รจ uno dei volti possibili della bellezza, secondo lo scienziato che si dona alla materia, con lo slancio dei puri e la devozione sincera degli innamorati al primo anno.
Cโรจ una famiglia in cui il papร รจ lontano e si dialoga attraverso il cellulare, per sciogliere le distanze e ritrovare il brio, che qualche volta gli acciacchi dei giorni sembrano far dimenticare.
Cโรจ la Svizzera che con i suoi splendidi paesaggi di Locarno e Ascona, fa da sfondo a un misterioso Congresso di Scienziati in cui se ne vedranno delle belle.
Con ironia e leggerezza, lโautore tesse le trame di una storia che chiunque abbia vissuto il mondo accademico sente emblematicamente vera e vicina. Ci sono pagine bellissime dedicate ai grandi uomini che hanno fatto la storia della scienza: Lewis, Dirac, Heisenberg, Schrodinger, per citarne solo alcuni.
โCโรจ uno scarto di personalitร , uno scarto che appartiene a ogni vero scienziato. (โฆ) Significa credere di avere la capacitร di modificare il mondo, di allungare la vita, di viverla con meno fatica, in contrapposizione allโimpossibilitร di resistervi. La differenza รจ vertiginosa.โ.
Nellโautenticitร della sua passione per la scienza, Pallavicini ci regala le pagine piรน intense di un romanzo che ha il pregio di riuscire a conquistare un pubblico eterogeno di lettori.
La storia di Massimo Galbiati e dellโultracentenario Virginio De Rainer e della sua irresistibile moglie โMia Mummiaโ, del bassotto fonofobico e mordace Pirloux, puรฒ piacere agli scienziati e non, perchรฉ ha gli ingredienti giusti per essere un buon libro.
Vuole sapere come va a finire la storia sia ย chi conosce la tavola periodica degli elementi, che chi รจ completamenteย fuori da questo mondo e ignora cosa sia la stechiometria. La narrazione รจ fluida, i personaggi diventano simpatici e si fanno amare. A qualcuno, come me, vien voglia di tornare a studiare chimica, perchรฉ รจ bella. ย E la storia della chimica, perchรฉ dobbiamo tanto alle grandi menti del passato.
ย โLa bellezza cura. La bellezza lenisce il dolore, distende gli animi, allontana la paura della morte. E la bellezza non รจ solo un tramonto sul mare, un sorriso sul volto di vostra figlia, un quadro di David Hockney o un film di Fellini. La bellezza รจ anche una sintesi inimmaginabile progettata da un genio nel suo laboratorio.โ
La bellezza, quanta bellezza cโรจ al mondo e si apre agli occhi di chi ha una mente aperta per vederla.
Si studia con impegno, si metabolizza la conoscenza, e poi si sorride sempre. Perchรฉ la vita รจ una.
E โmaledette ceste di tazzoโ quelle persone che non lo capiscono.
Credits foto: Alessandro Levati
Maria Pia Romano