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“Il bar delle grandi speranze” di J.R. Moehringer, un romanzo da leggere tutto in un sorso

Che gli americani avessero un debole per la bottiglia lo avevamo sempre sospettato. Da sempre genio e alcol vanno a braccetto e questo due cose insieme hanno dato vita ad opere che, in un mondo di astemi, ce le saremmo solo potute immaginare.

J.R. Moehringer nel libro “Il bar delle grandi speranze” ci racconta la sua vita, e come tanti altri scrittori americani (Augusten Burroughs, Donna Tartt, Safran Foer, Patrick Dennis) ci narra la storia di un bambino cresciuto senza padre, con una madre cazzutissima e indebitata fino al collo.

Storia già vista direte voi. Eppure è un genere che io adoro e ogni volta riesce a stupirmi.

Moehringer a Manhasset viene allevato, non solo da centinaia di libri e da zio Charlie, barista del fu Dickens che diventa poi Publicans. Ma viene cullato anche da tantissimi altri uomini e dalle loro storie. Uno sgabello, un bancone di legno spesso, duro e appiccicoso e tutti raccontano le loro vite. Noi seguiamo J.R. attraverso la sua infanzia e adolescenza, figlio unico di una madre scappata da un sacco di vite scomode, quella della moglie prima di tutto. Fanno la spola tra lavori precari e appartamenti indegni per poi ritornare sempre alle origini, la catapacchia del nonno, ogni volta con sempre meno orgoglio.

J.R. Di suo padre conosce solo la voce, perchè fa lo speaker in radio e ogni volta scorre decine di stazioni per ascoltarlo, parla così con lui, e decide che nonostante tutto il male che ha fatto alla sua famiglia vuole comunque conoscerlo. Nel frattempo il ragazzo comincia gli studi, riesce miracolosamente a entrare in un’università molto prestigiosa in cui si sente un pesce fuor d’acqua. Si innamora e il suo cuore viene spezzato brutalmente tantissime volte dalla stessa ragazza. Riesce addirittura a avere un lavoro decente col tempo, e nel mentre, cerca di scrivere il romanzo della sua vita. Il romanzo ambientato al Publicans con decine di personaggi diversi e originali. Ma è il bar stesso che gli impedisce di correre incontro ai suoi obbiettivi. Ogni drink in più è un gradino sceso nella scalata al successo. Ma quella è la sua famiglia, gli uomini che lo hanno sempre sostenuto e circondato sia nei piccoli che nei grandi successi. Il padre che non ha mai avuto si trasforma nei baristi che gli riempiono ogni volta in bicchiere. Ma  così non può andare, grandi scelte impongono grandi cambiamenti. E così J.R. Va lontano dalle tentazioni e tornerà solamente qualche tempo dopo. Come un grande uomo che non ha fatto altro che venire cresciuto da una grande donna.

Uno stile di scrittura magistrale, scorrevole e fluido che riesce a rapire il lettore in un contesto che potrebbe sembrare come tanti altri ma che in realtà è unico nel suo genere.

Un romanzo da leggere tutto in un sorso.

Francesca Marchesani

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