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Il debutto di Masterpiece, tra aspettative deluse e nuove attese

LA CRITICA QUOTIDIANA - E' andata in onda ieri in seconda serata su Rai 3 la prima puntata del talent show Masterpiece. Su Repubblica, Antonio Dipollina propone un primo commento ''a caldo'' del talent più atteso dell'anno...

E’ andata in onda ieri la prima puntata dell’attesissimo talent per scrittori che, come prevedibile, ha subito fatto parlare di sé in diretta dalla piattaforma di Twitter

LA CRITICA QUOTIDIANA – E’ andata in onda ieri in seconda serata su Rai 3 la prima puntata del talent show Masterpiece. Su Repubblica, Antonio Dipollina propone un primo commento “a caldo” del talent più atteso e temuto dell’anno.


UN TALENT “POP LETTERARIO”
– Il talent più atteso e temuto dell’anno, sia da chi lo ha realizzato che da chi lo attendeva, ha debuttato ieri in seconda serata su Rai 3, suscitando pareri per ora ancora piuttosto discordanti. Essendo un esperimento unico nel suo genere, nessuno sapeva cosa aspettarsi. Il quadro che ne è merso dopo la prima puntata, come sottolineato da Dipollina, è un “talent che detta regole micidiali e uguali ovunque, gli sconosciuti a caccia di successo, i giudici un po’ cattivi e un po’ no, casi umani – in senso buono – come se piovesse, lacrime ed esultanze”. Quanto emerge dal resoconto del giornalista è un esperimento televisivo “per far indignare i puristi e dar fiato ai cultori del pop letterario”. Si tratta quindi per ora di un tentativo che pare in parte funzionare e in parte avere lacune o ricalcare troppo evidentemente altri generi di talent show, da X Factor a Masterchef, con giudici che cercano di essere il più severo possibile.

LE STORIE DEI CONCORRENTI IN PRIMO PIANO – Come ben evidenziato nell’articolo di Antonio Prudenzano su Affaritaliani, a sfilare ieri sera davanti ai giudici, più che i manoscritti sono state le storie personali dei concorrenti. Si tratta in fin dei conti di una sorta di prosecuzione del trend letterario degli ultimi anni, che vede spopolare in libreria testi autobiografici, che raccontano storie di caduta e rinascita. “Gli autori di Masterpiece, per rendere televisiva la passione per la scrittura, hanno quindi deciso di puntare proprio sulle autobiografie dei concorrenti”. Il suggerimento proposto da Prudenzano è quello di lasciare più spazio alla lettura di brani, di modo da poter puntare più il dito e incentrare il giudizio sullo stile degli autori, piuttosto che sulle loro travagliate vicende personali. Televisivamente parlando ha sottolineato Prudenzano come sia stato molto funzionale il montaggio serrato, che ha permesso di mantenere viva l’attenzione.

L’OPINIONE DI TWITTER – Il sito di microblogging più famoso al mondo è letteralmente impazzito ieri durante la messa in onda della prima puntata di Masterpiece. L’hashtag #masterpiece è infatti in pochissimo tempo arrivato in vetta ai trend italiani. I cinguettii pervenuti sono stati numerosissimi e dimostrano come il programma sia stato in grado di dividere i giudizi, facendo parlare e discutere. Stroncature sono arrivate da Gianluca Nicoletti, che ha bocciato in toto il programma, definendo i concorrenti come veri e propri ”casi umani”. Molto più possibilista è stato il tweet di Beppe Severgnini, che si è dimostrato cauto nell’esprimere giudizi, trattandosi soltanto della prima puntata del programma, e rimandando quindi a data da destinarsi un giudizio definitivo. Chi invece ha dimostrato senza mezzi termini il proprio entusiasmo nei confronti del talent è stato Jovanotti, che ha definito Masterpiece come programma “con l’x factor”. A questa lunga disamina di commenti e considerazioni, manca però un giudizio, quello più importante: quello del “pubblico sovrano”, che giungerà a breve attraverso i dati Auditel della serata.

18 novembre 2013

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