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Ian McEwan riceve a Pordenone il premio ”La storia in un romanzo”

DAL NOSTRO INVIATO A PORDENONELEGGE - Un teatro stracolmo il Verdi di Pordenone, con una fila infinita durata per alcuni un'ora e mezza, ha accolto lo scrittore McEwan, il narratore della storia recente più in voga del momento...

Il premio, nato dalla collaborazione con il festival goriziano “èStoria”, è stato conferito sabato sera allo scrittore inglese da Alberto Garlini

 

PORDENONE – Un teatro stracolmo il Verdi di Pordenone, con una fila infinita durata per alcuni un’ora e mezza, ha accolto lo scrittore Ian McEwan, il narratore della storia recente più in voga del momento. Non ha potuto rispondere alle domande sul suo libro “Miele”, che però sembra, stando alle fonti (Giampaolo Polesini sul Messaggero Veneto, perché in conferenza stampa non si è sbottonato) riguardi gli anni Settanta del Novecento. Non si sa nient’altro, perché il libro non è ancora uscito e dovremo attendere le tempistiche editoriali.

 

TESTIMONE DEL SUO TEMPO – Come si è evoluta la scrittura e il modo di valutare i fatti storici, da Amsterdam in poi, lo scrittore lo spiega affermando che è stato fortunato per “aver attraversato dei periodi storici molto interessanti. Ma d’altra parte è difficile per me tracciare un percorso della mia scrittura e capire come essa è cambiata”.

 

L’EVOLUZIONE DELLA SCRITTURA – “Visto che parliamo della storia – affemra McEwan – devo dire che ho incominciato credendo moltissimo nel romanzo esistenziale, in cui la storia non esisteva, né doveva avere alcun ruolo. E poi, via via, mi sono abbandonato alla presenza della storia nei romanzi. Passando da un inizio in cui credevo che il romanzo dovesse vivere al di fuori dei tempi e dei luoghi del nostro passato, sono arrivato a ritenere che, invece, la specificità del romanzo dovesse essere ben collocata sia nel tempo che nei luoghi, anche avendo ben presente la nostra coscienza comune della storia. Questo, direi, è il modo principale in cui si è evoluta la mia scrittura”.

FELICE PER IL PREMIO – L’autore si è dimostrato molto affabile, felice di ricevere il premio dai due festival, sovvenzionato dalla Friuladria, dallo scrittore Garlini, uno degli organizzatori di punta del festival pordenonese. Un momento di riconoscimento internazionale che ha dato al festival un carattere di attenzione all’attualità, in collaborazione con “èStoria”, il maggiore festival italiano di storia e storiografia, che si tiene ogni maggio a Gorizia.

 

Anna Castellari

 

24 settembre 2012

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