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Fulvio Ervas, ” ‘Se ti abbraccio non aver paura’ è un libro sull’energia”

''Se ti abbraccio non aver paura'' è un libro sull'energia. Andrea è energia pura, tanto che, ''se i miei studenti avessero tutti la stessa energia di Andrea, il mondo sarebbe una cosa meravigliosa'', afferma l'autore. Fulvio Ervas ci racconta così il suo libro...

L’autore è stato ospite della libreria “laformadelibro” di Padova ieri sera nell’ambito di una rassegna che ha visto come protagonisti Carmine Abate, Giovanni Montanaro, Marco Missiroli, Sandro Bonvissuto, Marcello Fois e ospiterà prossimamente Emanuele Trevi e Antonia Arslan

 

PADOVA – “Se ti abbraccio non aver paura” è un libro sull’energia. Andrea è energia pura, tanto che, “se i miei studenti avessero tutti la stessa energia di Andrea, il mondo sarebbe una cosa meravigliosa”, afferma l’autore. Fulvio Ervas, ospite ieri sera della libreria "laformadelibro", ci racconta così il suo libro.

LA STORIA – Andrea è un ragazzo autistico di 18 anni. È il padre Franco che decide di portarlo con sé in un viaggio coast to coast per le Americhe in moto. Quando viene diagnosticata la malattia ad Andrea “scoppia un uragano, due uragani, sette tifoni”. La normalità lascia il posto a sfumature diverse, sensazioni, difficoltà e gioie mai provate; le persone iniziano a mormorare, ma le settimane iniziano a funzionare a colori, le domande sono pressanti e angoscianti, ma i campanili rilasciano bolle di sapone. Bisogna reagire e rendere normale ciò che, inizialmente, normale non sembra. E nasce l’idea del viaggio.

 

L’IMMEDESIMAZIONE DELL’AUTORE – Fulvio Ervas, scrittore già affermato, si lascia catturare dalla storia di Andrea e Franco, dal loro viaggio e dalle loro parole, diventa il protagonista della storia, immedesimandosi a tal punto da scrivere il libro in prima persona e al punto da confondere i lettori, che lo leggono e ascoltano attoniti e si chiedono, in un primo momento, se Fulvio sia Franco: “Davvero si può raccontare in modo così appassionato una storia che non è la nostra?” Dalle parole di Ervas trapelano l’amore per la professione di insegnante, e quasi, come ci sembra di intravedere, l’incredulità per la meravigliosa scoperta che i ragazzi possano insegnare così tanto agli adulti che li educano. “Le persone che hanno una forte energia mi piacciono, le altre, sinceramente, non mi interessano”, sembra voler comunicare.

RACCONTO COINVOLGENTE – È difficile distaccarsi da questa storia, che pure, tanti di noi non li sfiora nemmeno direttamente. L’autore in persona sembra non potersene più distaccare e forse questo è il motivo per cui il pubblico rimane tanto  affascinato. Fulvio Ervas appare un po’ stanco, dopo aver superato in pochi mesi le 100 presentazioni, ma quando ci saluta, alle 23.30 di ieri sera,  non manca di sorridere, confessando: “Domani alle 6.30 ho la sveglia. Ma è una cosa che mi piace davvero tanto.”

 

Lucia Stellato


 

8 novembre 2012

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