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Franco Sovilla, ”Le librerie per resistere alla crisi devono imparare a diversificare l’offerta”

Una storia lunga oltre 50 anni. Il percorso della famiglia Sovilla parte da lontano, da una Mestre degli anni 50 in forte ascesa, alle piazze di una Venezia ancora ferita ( almeno nellโ€™anima) dai bombardamenti della guerra.

MILANO – Una storia lunga oltre 50 anni. Il percorso della famiglia Sovilla parte da lontano, da una Mestre degli anni 50 in forte ascesa, alle piazze di una Venezia ancora ferita ( almeno nell’anima) dai bombardamenti della guerra. Partiti dalla strada e arrivati a Cortina d’Ampezzo, la storia di Illario Sovilla e della moglie Giovanna Mattiazzi regala tanti spunti interessanti da approfondire insieme. Lanciati nel 1971 gli incontri con l’autore, come ricordava pochi mesi fa Corrado Augias, oggi le presentazioni dei libri spopolano in ogni parte d’Italia. Passato il testimone nelle mani del figlio Franco Sovilla e della moglie Nicoletta Fontana, la seconda generazione ha saputo restare a passo con i tempi, inserendo all’interno del  proprio esercizio nuove idee per affrontare la crisi che negli ultimi anni ha colpito tutte le librerie della nostra penisola. Dall’organizzazione di mostre importanti, fino all’inserimento di nuovi articoli da affiancare ai libri, cuore pulsante della libreria, Franco Sovilla ci ha raccontato la lunga storia della sua famiglia.

Ci racconti com’è nata la libreria Sovilla.

Tutto è iniziato a Mestre nel 1952, quando i miei genitori aprirono l’attività non come libreria, ma come venditori ambulanti. Andavano nelle piazze, ad esempio a Venezia e giravano con le bancarelle. Questo per un paio di anni, poi aprirono la prima libreria nel 1954 a Mestre in Corso del Popolo. Questa diventò la loro sede quasi definitiva: si chiamava La Fiera del Libro. Negli anni continuarono sempre a partecipare a grosse fiere come quella di Bologna: ogni edizione dura 45 giorni. Nel 1971 però,  avendo saputo che a Cortina d’Ampezzo alcune persone stavano cedendo due librerie, i miei genitori decisero di trasferirsi nella conca ampezzana e con molto coraggio prelevarono entrambi gli esercizi. E proprio nel 1971 mio padre, Illario Sovilla, partì con questa bella avventura delle presentazioni dei libri con l’autore. La libreria fu coinvolta con il Circolo della Stampa. Ebbero da subito un successo enorme, perché all’epoca in Italia non c’erano molti esempi come questo.

Quali sono attualmente le attività interne ed  esterne della libreria? Come si affronta la crisi in questo periodo difficile?

Negli anni abbiamo partecipato a diverse fiere, tra queste l’ArtVerona per ben 10 edizioni. Per quanto riguarda la crisi, posso dire che negli ultimi 5 anni abbiamo deciso di inserire in libreria degli articoli molto belli, che sono dei giochi formativi per bambini. L’idea è nata dopo aver visitato la Fiera del giocattolo di Norimberga, la più grande al mondo e da lì siamo partiti con questo inserimento nel negozio, che devo dire ha funzionato molto bene.

Quindi negli anni vi siete rinnovati e siete andati oltre a quella che definiscono la “crisi del libro”. E’ la strada giusta?

Secondo il nostro parere, una libreria per non cedere il passo, non deve più essere solo uno spazio per libri, ma deve saper inserire nel modo corretto altri articoli, cercando ovviamente di farlo nel modo giusto: c’è bisogno di  diversificare. Oltre a questo, conoscendo persone che si trovano all’interno del mondo dell’arte, organizziamo diverse mostre ed esposizioni. Attualmente abbiamo esposta una mostra fotografica di un grande fotografo italiano, Luca Campigotto, che espone regolarmente alla Laurence Miller Gallery di New York. Campigotto ha avuto l’incarico dalla presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma di portare avanti un progetto sulla prima guerra mondiale per i prossimi 4 anni. Una mostra che speriamo di avere qui in libreria nel 2016.

Parlando di Campigotto, la vostra libreria espone un libro prezioso legato ad Augusto.

Si, si trappa di un volume davvero prezioso. In occasione dei 2000 anni dalla morte di Augusto, la Franco Maria Ricci Editore ha incaricato Campigotto di realizzare un volume meraviglioso, con immagini di monumenti e  siti romani presenti in Italia e in Europa. E noi abbiamo una copia in libreria.

Cosa rappresenta la libreria Sovilla per Cortina d’Ampezzo?

Dopo 44 anni siamo molto orgogliosi di essere diventati un punto di riferimento per tante persone. Per chi ha progetti, per chi vuole avere solo un consiglio o anche per chi vuole venire a trovarci qui, in quella che riteniamo una delle poche roccaforti rimaste nel mondo del libro. Proprio oggi abbiamo avuto il piacere di accogliere un mito della letteratura come Alberto Arbasino.

Per finire, quale libro vuole consigliare ai nostri lettori tra le ultime uscite?

E’ difficile trovare dei capolavori ormai, ma mi sento di consigliare il “Miniaturista”, un romanzo storico della scrittrice inglese Jessie Burton. Bellissimo libro, ambientato nell’Olanda del 600, in cui ci sono amori, tradimenti e ossessioni. Tutto questo raccontato in maniera molto particolare dalla scrittrice inglese.

23 giugno 2015

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