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Estate, i libri per ragazzi da leggere durante le vacanze

Finita la scuola, si appendono al chiodo libri e quaderni, aspettando il momento in cui, a ridosso del rientro, si svolgeranno in fretta e furia i compiti assegnati per l’estate...

Finita la scuola, si appendono al chiodo libri e quaderni, aspettando il momento in cui, a ridosso del rientro, si svolgeranno in fretta e furia i compiti assegnati per l’estate.

La scuola, per come è attualmente impostata, ci porta spesso a confondere i manuali di studio con le letture di piacere, andando, solitamente, ad azzerare queste ultime.

In fondo, dopo aver faticato per apprendere, il momento dello svago è dedicato ad attività ludiche diverse: gli amici, lo stare all’aperto, lo sport, la musica.

 

Maurizio Parodi, un  dirigente scolastico che ha anche scritto dei libri, tra cui ‘Basta compiti, non è così che si impara”, qualche giorno fa sosteneva pubblicamente che il 70% delle conoscenze viene acquisito fuori dalla scuola. Senza volermi infilare in una immensa discussione sulla verità o meno della frase e sui possibili perché e colpe, voglio provare a suggerire qualche lettura per i più giovani, diciamo delle ultime classi delle elementari.

 

La mia prima proposta sono i romanzi di Libri di Bosch Pseudonymus, tra cui “Questo non è un libro”, “Non toccate questo libro” e altri. L’autore è molto ironico, tanto che prima di leggere il suo “Se state leggendo questo libro è già troppo tardi”, fa firmare un contratto al lettore, in cui gli fa giurare che leggerà per suo esclusivo divertimento (o per evitare di mettere in ordine la camera o fare i compiti), senza cercare di scoprire le vere identità dei protagonisti coinvolti, senza contattare alcuna delle società segrete menzionate e soprattutto senza parlare mai con anima viva dell’antico e potentissimo segreto di cui rischia di venire a conoscenza. Lo spirito, a mio avviso, è quello giusto: vivere la lettura come qualcosa di divertente e, nel caso di questo autore, misterioso, che ci porta lontano dalla quotidianità e lascia che la nostra fantasia spazi. I romanzi in questione sono molto ben fatti e raccontano in modo intelligente le loro storie. (Età di lettura: dai 12 anni).

 

Secondo consiglio non può essere che Sarah Weeks “Da oggi sono felice”: un romanzo che parla del difficile momento del passaggio tra l’infanzia e l’adolescenza. La protagonista infatti è esattamente in quel periodo in cui tutto cambia, sia dentro che fuori, e lei inizia a non riconoscersi più. Con Verbena percorriamo tutti gli stati emotivi e i pensieri di una adolescente che deve imparare a conoscersi di nuovo. (Età di lettura: dai 10 anni).

 

Al terzo posto “La mia estate con i Ruberson” di Kolu Siri: un romanzo “on the road” che affronta il tema della libertà e delle regole, ovviamente a suon di risate e colpi di scena. Vera, diretta a casa della nonna per l’estate, si ritrova a passare le vacanze in camper con dei banditi e i loro figli. La storia è veramente divertente, ma offre buonissimi spunti per riflettere su molti temi: la famiglia, la giustizia, le istituzioni, la libertà e il suo prezzo. (Età di lettura: dai 10 anni).

 

A seguire, Isabella Paglia “Dante Pappamolla”: racconta della vita, per niente facile, di Dante, un ragazzino che si barcamena tra dei genitori che non hanno tempo, dei compagni di classe che lo prendono in giro e la sua timidezza cronica. La morte della nonna e l’eredità che lei lascia al nipote portano un cambiamento nella vita di Dante, tutto da scoprire leggendo! Anche questo romanzo è ricco di temi di riflessione, tra cui l’ecologia, l’importanza delle diverse culture, la responsabilità e il coraggio di essere se stessi. (Età di lettura: dai 9 anni).

 

Infine (ma in realtà di libri bellissimi ce ne sarebbero molti ancora), Kevin Brooks con il suo “L’estate del Coniglio nero”, che scrive: “Crescere può portare tanta confusione e dolore”. Il romanzo è una crime story che ha come tema il destino e quanto poco possa bastare per cambiare la nostra vita. (Età di lettura: dai 10 anni).

 

Insomma, non mi resta che augurare ai ragazzi “Buona lettura!”

Rachele Bindi

22 giugno 2014

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