Sei qui: Home » Libri » David Quammen, “Per evitare le pandemie non dobbiamo disturbare l’ecosistema”

David Quammen, “Per evitare le pandemie non dobbiamo disturbare l’ecosistema”

Lo scrittore e divulgatore scientifico David Quammen, ospite a Che tempo che fa su Rai3 per presentare il suo nuovo libro “Senza Respiro", ha parlato di Covid e di come evitare le pandemie in futuro

Un analisi sulla situazione Covid e le previsioni su come prevenire possibili pandemie. “Il virus è il personaggio principale nel mio libro, la sua origine, la sua evoluzione e il suo viaggio in tutto il mondo, comprese Italia del nord e America. Racconto la storia del virus sulla base di studi scientifici, ma anche la storia di eroi e di gente che ha fatto un lavoro scientifico incredibilmente importante per la sua identificazione, per capirlo e per cercare di controllarlo attraverso i vaccini e altrimenti mezzi”. Così lo scrittore e divulgatore scientifico David Quammen ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa su Rai3 sul suo nuovo libro “Senza Respiro“.

L’importanza della scienza

Sulle spinte anti scientifiche: “Si tratta di un problema terribile, anche se non nuovo. Ci sono state persone che sono sempre state sospettose dei risultati scientifici, ma è peggiorato sempre di più. Eppure siamo nell’età di Internet, di Twitter e di tutti i pettegolezzi che si fanno sui social media. Ci sono poi anche i politici che si avvantaggiano di questa situazione. Il Presidente del mio Paese, Trump, ha peggiorato la situazione fin dall’inizio dicendo: ‘Questo virus sparirà, è un’influenza da nulla’. Ha incominciato a dire che la gente era colpevole di tutto questo e magicamente sarebbe sparito. E invece no. È diventato un problema terribile perché ovviamente fa sì che la gente non si vaccini più e non sostenga più il lavoro scientifico.”

Il Covid in Italia

Covid e Italia: “L’Italia è stata colpita in modo gravissimo a marzo, aprile e maggio del 2020 e io credo proprio che l’Italia è stato un Paese sfortunato. Non credo che sia stata una questione di errori fatti dai leader. Purtroppo l’Italia è stata colpita proprio all’inizio da questo virus. Milano è decisamente collegata con il resto del mondo, ci sono aeroporti intercontinentali, gente che va e che viene per affari e per turismo dalla Cina e anche da altri luoghi. Quindi il virus è arrivato qui prima che altrove e si è diffuso prima ancora che la gente si rendesse conto delle sue insidie. In Italia settentrionale ha colpito in modo terribile Bergamo e Castiglione d’Adda. L’Italia ha sofferto così tanto proprio a causa un po’ della sfortuna e del fatto che c’erano attività industriali e di commercio in questa parte dell’Italia settentrionale. Il virus si è quindi insediato prima che la gente se ne potesse rendere conto. L’Italia purtroppo ho pagato così”.

Teorie sulla pandemia

Sulla teoria di un virus creato in laboratorio: “Non credo a questa ipotesi, praticamente non c’è alcuna base scientifica. Naturalmente ci sono coincidenze, racconti e accuse che sono state mosse e che raccontano storie che non esistono. D’altro canto c’è prova empirica che mostra come questo virus sia molto analogo a dei virus che vivono nei pipistrelli in Cina e che mostra l’evoluzione del Coronavirus e come è successa, come le caratteristiche di questo virus si siano evolute a livello naturale. Possiamo dire di aver trovato una risposta? No, non abbiamo neanche trovato l’animale esatto che è stato il portatore di questo virus e quindi non abbiamo trovato neanche il virus esattamente. Dobbiamo continuare a cercare. Non è strano che non sia stato trovato, perché a volte quando appare un nuovo virus, sia negli esseri umani che negli animali, possono essere necessari 15, 20 o anche 40 anni di tempo per trovare quell’animale che fu il primo portatore del virus. Dobbiamo continuare a cercare, però la sensazione è quella che davvero si tratta di un virus naturale”.

Futuro e convivenza col Covid

Sul futuro del Covid: “Tutti i virus mutano con il passare del tempo e quindi anche questo virus. Quindi sapevano che avrebbe potuto cambiare per sfuggire ai vaccini. A meno che non li aggiorniamo o creiamo dei vaccini ogni tot anni, creando per esempio dei richiami, questo virus rimarrà e colpirà la popolazione per sempre. Quindi se abbiamo fiducia nella scienza e la sosteniamo, se creiamo nuovi vaccini per le nuove forme del virus sarà una cosa positiva”.

Sulla convivenza con il virus: “Credo che rimarrà qui per sempre. Tuttavia possiamo controllare questo virus, nel senso che se tutti si vaccinano ogni anno o ogni tot anni, perlomeno quante più persone possibili, possiamo risparmiare moltissime vite”.

Le prossime pandemie

Sulle prossime pandemie: “Credo proprio che quasi certamente ci saranno delle minacce di pandemia, dei nuovi virus che dagli animali migreranno verso gli esseri umani o si diffonderanno. Però possiamo evitare che accada una pandemia se siamo vigili, sorvegliamo e teniamo d’occhio quei luoghi dove c’è la possibilità di avere questo salto e il virus passare dagli animali e agli esseri umani. Non dobbiamo disturbare l’ecosistema. Bisogna fare delle campionature sugli esseri umani e sugli animali e se lo facciamo abbastanza attentamente riusciremo a controllare la pandemia prima che si diffonda da un villaggio a un aeroporto e poi nel resto del mondo”.

© Riproduzione Riservata