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Cosa c’è in cima all’ermo colle di Leopardi?

Dopo anni in stato di abbandono, torna a splendere il leggendario "ermo colle", dove Giacomo Leopardi compose l'Infinito 200 anni fa

Chi leggendo l’Infinito di Leopardi non ha almeno una volta immaginato di trovarsi lì, in quello spazio di “sovrumani silenzi” e “profondissima quiete”? Noi vi conduciamo proprio lì, sul celeberrimo “ermo colle”, dove Giacomo Leopardi pensò e compose l’idillio 200 anni fa.

Una visita straordinaria all’ermo colle

Un tempo hortus conclusus del vicino monastero delle monache, L’Orto delle Monache sulla sommità dell’ “ermo colle” dell’Infinito a Recanati è stato riqualificato e riaperto dal Fai. Si tratta di una vera e propria visita guidata nella poesia più amata della lingua italiana. Ad accompagnare i visitatori lungo il nuovo percorso leopardiano, che comprende anche una parte immersiva, saranno le voci di Lella Costa e Massimo Popolizio. Un racconto in cinque atti per approfondire il celebre idillio di Giacomo Leopardi, attraverso le parole degli studiosi che hanno curato il progetto, ma anche attraverso immagini e installazioni interattive.

Da domani sara’ aperto gratuitamente ai cittadini di Recanati per tre giorni, poi sara’ accessibile con regolare biglietto.

L’ermo colle torna a splendere

Dopo anni in stato di abbandono, l’ermo colle torna a splendere grazie al progetto dell’architetto paesaggista Paolo Pejrone. Così il luogo in cui Leopardi si rifugiava nella solitudine e nel silenzio per comporre i suoi versi e pensare alle “morte stagioni e la presente e viva” torna a essere un luogo vivo, dove passeggiare e ammirare il paesaggio, punteggiato da cipressi, alberi da frutto, ortaggi, fiori e filari di vite.

Mattarella in visita dai discendenti di Leopardi

Nel borgo di Recanati vivono ancora oggi i discendenti del poeta, il conte Vanni Leopardi e sua figlia Olimpia, che abitano e custodiscono Palazzo Leopardi e le stanze che fecero da cornice all’infanzia e alla gioventù del poeta. In occasione della riapertura dell’Orto delle Monache, i discendenti di Giacomo Leopardi hanno ricevuto il Presidente Sergio Mattarella, insieme al Ministro Dario Franceschini, in visita alla leggendaria biblioteca del Conte Monaldo. Lì, il Presidente Mattarella ha potuto ammirare la Bibbia Poliglotta, con cui Giacomo apprese il greco e l’ebraico, senza l’aiuto dei precettori, per comparazione dal latino. Le parole del Presidente Mattarella:

Il Paese intero è riconoscente a Giacomo Leopardi

 

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