Giovanni Venturi scrive narrativa. Tra le sue ultime pubblicazioni i romanzi Le parole confondono e Joe รจ tra noi.
Giovanni, ti va di raccontare ai lettori di questo blog qualcosa della tua formazione, di come sei arrivato a scrivere narrativa e a pubblicare?
In realtร la passione per scrivere lโho sempre avuta, sin da bambino. Inventai una storia su alcuni giocattoli robot che avevo quando ero alle scuole elementari, ma ovviamente da lรฌ a iniziare a scrivere e pubblicare sono passati decenni. Partecipai ad alcune presentazioni di libri qualche annetto fa, poi conobbi un editore che riceveva racconti, selezionava i migliori e li pubblicava in antologie relative. Nel 2009 mi รจ stata pubblicata una poesia in una raccolta di racconti e poesie e da lรฌ ho ripreso a scrivere e inviare racconti. Me ne furono pubblicati otto in altrettante antologie e non ho mai pagato per essere presente in quei testi. Nel 2012 conobbi unโautrice indie che mi parlรฒ di Amazon, cosรฌ iniziai a scoprire il mondo del selfpublishing. Ripresi in mano i racconti pubblicatimi dallโeditore, ne scrissi di nuovi e a giugno 2012 pubblicai la mia prima antologia di racconti, Deve accadere. Da lรฌ in poi ho iniziato a capire sempre meglio come funzionano lโeditoria, la scrittura, i concorsi, le presentazioni, la distribuzione in libreria, sugli store, la pubblicazione con tutte le sue fasi e mi sono appassionato. Ho frequentato un corso di scrittura creativa molto deludente, ne ho fatto uno per conto mio con dei volumi raccolti in edicola. Ho letto i libri che consigliavano.
Solo nel 2013 ho pubblicato il mio primo romanzo, grazie ad alcuni libri di Dave King e Renni Browne sullโautoediting, grazie al continuo esercizio, grazie a consigli datomi dai miei beta lettori e grazie allโediting svolto con lโeditor Rita Raimondo e il 22 luglio scorso รจ seguito un secondo romanzo, dopo due anni di pausa in cui non ho comunque smesso di scrivere. Un conto รจ la scrittura, altra cosa รจ la pubblicazione.
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Cosโรจ esattamente uno scrittore indie?
Lo scrittore indie รจ lo scrittore indipendente, cioรจ quello che non si appoggia a nessuna etichetta editoriale, a nessuna casa editrice. Lo scrittore indie decide in piena autonomia quando e cosa pubblicare, decide il titolo delle sue opere, ne realizza la copertina, lโimpaginazione, lโebook, il comunicato stampa e cura personalmente la pubblicitร del suo lavoro di narrativa, la sua presenza sui social network. Ci tengo a sottolineare che lo scrittore indie non pubblica per conto proprio perchรฉ ha ricevuto rifiuti editoriali o perchรฉ nessun editore gli ha risposto, quindi non รจ lโunico modo di porre rimedio al silenzio e allโindifferenza dellโeditoria. Inizialmente รจ questa la reazione di chiunque, ma poi capisci, maturi e il vero scrittore indie รจ quello che un editore nemmeno lo cerca piรน, anzi se lo trova lo rifiuta, esclusi rari casi in cui magari si puรฒ affacciare anche a un mercato estero. Se alla fine hai successo o meno con un libro indie sarร merito o colpa tua. Ci sono editori che si fermano allo stampare cento copie di un libro e non fanno nemmeno pubblicitร al proprio autore, oppure non gli fanno lโebook, oppure non hanno un editor, non hanno chi gli fa la copertina, non hanno una distribuzione nazionale, vendono solo a quattro o cinque librerie perchรฉ non hanno alcun fondo da parte e non sanno come si fa, non hanno contatti, e anche se ne hanno ci sono lรฌ fuori altri diecimila editori che si fanno concorrenza lโun lโaltro. Alcuni sono decisamente al di sotto degli standard di alcuni bravi scrittori indie, ovviamente ci sono casi e casi di autori indie (non tutti sono cosรฌ bravi), come ci sono anche case editrici che hanno tutto, incluso una bella distribuzione nazionale e un bellโufficio marketing che potrebbe spingere a vendere diecimila copie del tuo libro in un mese se gli interessi tanto, e cโรจ poi un mondo intero di editori tra questi due estremi.
Lo scrittore indie deve essere piรน preparato di un normale scrittore. Se non sa fare qualcosa allora si deve servire di professionisti. Non sa fare una copertina? Deve contattare e pagare qualcuno che sopperisca alla cosa. Stesso discorso per lโediting o lโimpaginazione di un cartaceo o la realizzazione di un ebook, perchรฉ se non sai fare un ebook si nota, dโaltra parte la maggioranza degli editori sono carenti sul discorso ebook, quindi รจ davanti a questi argomenti che si crea la differenza tra un editore e un bravo indie. Ovviamente ci sono anche indie che come la stragrande maggioranza degli editori fanno pessimi ebook, ma il mondo รจ vario. Cโรจ chi fa bene e chi fa male.
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I temi delle tue opere sono vari. Lโultimo romanzo, Joe รจ tra noi, รจ un romanzo di fantascienza. Era da molto che pensavi di scrivere una storia ambientata nel futuro?
Sรฌ, la voglia mi era venuta giร quando diversi anni fa lessi gli stupendi 1984, il romanzo di George Orwell, e Fahrenheit 451 di Ray Bradbury, poi di recente ho letto molta narrativa di fantascienza: Deserto rosso (una serie composta da una novella e tre romanzi) e Lโisola di Gaia dellโautrice indie Rita Carla Francesca Monticelli, poi cโรจ stato Lโuomo di Marte di Andy Weir, Gli invasati di Jack Finney, i vari film di fantascienza da Alien a Gravity. Il remake di Visitors, la serie TV Black Mirrors, insomma dovunque guardassi intorno cโera la fantascienza.
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I protagonisti delle storie che narri sono soprattutto giovani. Ragazzi con storie complicate alle spalle, in fuga da qualcosa e in cerca di futuro. Lโamicizia, lโamore, il tradimento e la solidarietร sono sempre presenti nelle tue opere. ร cosรฌ anche per lโopera che hai in cantiere, se ne hai una?
Ho piรน di unโopera in cantiere. Non smetto mai di scrivere. Vengono periodi in cui mi alterno sui testi. Ho un romanzo che ho finito di scrivere un anno fa. E che sto editando un poโ alla volta. ร il secondo volume de Le parole confondono, che potrebbe diventare a tutti gli effetti una bella trilogia se i miei progetti narrativi avranno modo e tempo di concretizzarsi in pieno. In questo secondo episodio รจ la voce di Francesco Sacco, il migliore amico di Andrea Marini, che ci trascinerร nei suoi terribili ricordi di adolescente. Nella storia ci saranno di nuovo Andrea e Giulia, Diego, Caterina, Maria, in una storia forte e problematica in cui Francesco dovrร fare i conti di continuo con quelle che sono state le sue scelte e le mancanze che si รจ portato dietro. E anche per questโopera parleremo di amicizia, di amore, di tradimento e di solidarietร . Vorrei pubblicarlo per Natale, ma da qui a finire il lavoro di riscrittura e di editing e di lettura ci vorrร un poโ e non รจ detto che si riesca in questi tempi. Copertina e titolo sono giร pronti, manca il grosso del lavoro: la riscrittura.
In questi giorni poi sto portando a termine un progetto iniziato circa quattro anni fa. ร un romanzo completamente diverso. Molto complesso, con diversi personaggi in ballo. ร un progetto tanto ambizioso. In questo testo si scaverร nellโanimo umano in maniera molto profonda e si evidenzierร il peggio della natura. Un romanzo in cui il ricatto e lโopportunismo regna padrone. ร ambientato a Roma sullo sfondo di alcuni fatti di cui i giornali ci hanno tanto parlato. Sono tante storie e tra le tante ci sono alcuni scrittori che sognano la pubblicazione del loro primo romanzo, ma non a tutti andrร bene e non tutti hanno la determinazione giusta. E comunque vada ci saranno prede e predatori. Predatori che, in alcuni casi, diventeranno vittime di altri predatori, in una lotta senza fine. E, in questo caso, non si parlerร di amicizia, di amore o di tradimento, ma di personaggi amorali, opportunisti che fanno di tutto per godersi la vita a danno degli altri. Ci sarร una ricca componente erotica nel testo, si parlerร anche di editoria, ci saranno presentazioni di libri. Insomma, diverse storie in ambiti diversi che si intrecciano. Uno stravolgimento rispetto ai miei temi tradizionali, ma sempre con la sensibilitร che dedico ai miei personaggi, anche se, in questo caso, molto detestabili. Vorrei pubblicarlo, se riesco, per la primavera del 2016 o comunque dopo il secondo volume de Le parole confondono.
Ho poi unโaltro romanzo terminato diversi anni fa e che aspetta che mi dia una mossa a editare. Parla del silenzio che si crea in una famiglia di vecchio stampo e della profonda amicizia tra due fratelli. Anche qui ci sarร lโamore, lโamicizia, il tradimento, la crescita. Dovrebbe essere il terzo della lista in quanto a pubblicazione. Ma questo sempre in teoria.
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Quando arrivi a terminare la prima stesura di un romanzo a chi lo fai leggere? Chi sono i tuoi editor?
Nessuno legge nulla finchรฉ non ho fatto editing e riscritto il testo nel modo in cui penso possa andare bene anche sei volte. Lโultimo lโho riletto, riscritto ed editato inizialmente quattro volte, poi lโho passato ai miei beta reader, uno dei quali mi ha fatto da editor.
I beta lettori sono quei lettori che leggono di continuo testi e che sanno indicarti con grande oggettivitร cosa non funziona, se un tratto del romanzo รจ un poโ lento, se alcune cose non si capiscono, se cโรจ unโespressione che suona stonata, se un termine suona male e se cโรจ un errore di battitura. Ho trovato che alcuni di loro sono di una precisione scientifica e li vedrei benissimo a lavorare come editor. Mi sento fortunato ad averli incontrati.
Per Le parole confondono, invece, sono ricorso a una editor professionista, ma, come dicevo prima, ho imparato diversi trucchi e tecniche di editing e ho comunque bisogno dei miei tempi, di fare in modo che il testo riposi. Quando ho finito di lavorarci, la palla passa ai miei beta reader, poi torna di nuovo a me, prendo le varie note fattemi sul testo: da refusi a sensazioni che produce la trama, a elementi da approfondire e ne faccio altre due, tre, quattro revisioni complete. Come vedi tra Le parole confondono e Joe รจ tra noi รจ passato un tempo infinito. Due anni e un mese. Pubblicare รจ unโesperienza quasi traumatica, se posso dirlo. A volte la detesto. Metti in campo molte energie e non sembrano mai sufficienti e a volte si perde tutto nel giro di un attimo o non arrivi a quanto speravi, ma questo non mi frena. Non posso smettere di scrivere comunque. Nella testa ronzano idee di continuo, incluso un possibile seguito da studiare per bene tra tre o quattro anni di Joe รจ tra noi.
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Cosa legge Giovanni Venturi? Lโultimo libro che ti ha appassionato?
Leggo narrativa varia, fantascienza, classici, saggi. Lโultimo libro che mi ha appassionato tantissimo รจ stato Qualcosa cโinventeremo di Giorgio Scianna. Non mi capitava dai tempi di Ammaniti col suo Io non ho paura che un libro mi prendesse cosรฌ tanto da finirlo in un giorno e mezzo. Dโestate cโรจ piรน tempo e quando mi sono ritrovato questo romanzo tra le mani non ci ho creduto. Mi ha angosciato, agitato, messo in gran tensione. La storie dei due fratelli che devono badare lโuno allโaltro perchรฉ non hanno piรน i genitori mi ha fatto vivere bei momenti. Soprattutto quando il piรน grande, ancora adolescente, si mette in grossi guai senza nemmeno rendersene conto. Nel finale mi sono sentito davvero male. Era una vita che non mi succedeva.
Grazie, Giovanni, per il tuo tempo e le tue risposte.
Rosalia Messina