Alcuni si sono creati un alterego per mettersi alla prova, altri per rivolgersi a un pubblico diverso, altri ancora perché alle prime armi e timorosi di usare il proprio nome. Ecco le soluzioni al test per scoprire gli pseudonimi degli autori più famosi
MILANO – Nel test di questo weekend vi abbiamo raccontato di come molti scrittori, per ragioni differenti, abbiano deciso nel corso della loro carriera di inventarsi un alterego. Un caso eclatante è quello della misteriosa Elena Ferrante, autrice di romanzi di grandissimo successo: pur essendo attiva dal 1992, la sua identità rimane avvolta nel mistero; ancora oggi non è noto se si tratti di un uomo, di una donna o di un collettivo. Altri autori hanno invece deciso di crearsi degli alterego per cimentarsi con nuovi generi letterari, altri ancora per mettere alla prova il loro talento nascondendo un nome ormai famosissimo. Ecco le soluzioni al nostro quiz sugli pseudonimi degli autori più celebri della letteratura!
Il celebre autore di una saga fantasy – che ha conquistato milioni di lettori in tutto il mondo – ha pubblicato dei romanzi polizieschi con lo pseudonimo di Robert Galbraith.
La soluzione è J.K. Rowling, autrice conosciuta e amata in tutto il mondo per la saga di Harry Potter. Negli ultimi anni si è cimentata con il thriller, inventando il personaggio di Cormoran Strike, protagonista dei romanzi “Il nido del cuculo” e “Il baco da seta”, entrambi firmati con lo pseudonimo Robert Galbraith.
Questo autore, famosissimo per i suoi romanzi gialli, ha usato lo pseudonimo di Mary Westmacott per cimentarsi con un genere letterario del tutto diverso.
Si tratta di Agatha Christie, universalmente considerata la regina del giallo. Tra il 1930 e il 1956 scrisse sei romanzi rosa, per i quali adottò il nome di Mary Westmacott.
Dietro lo pseudonimo di Paul French si cela un guru della narrativa di fantascienza. In effetti anche Paul French scrisse di fantascienza, ma con un tono più avventuroso e dedicato in particolare ai ragazzi.
È Isaac Asimov, maestro della fantascienza, ad aver assunto il ruolo di Paul French per scrivere il ciclo di Lucky Star, una serie di fantascienza destinata a lettori adolescenti.
Richard Bachman è l’alterego di un noto autore horror. Lo pseudonimo nacque per la volontà dello scrittore di mettere alla prova il proprio talento, nascondendo il vero nome, diventato all’epoca molto famoso.
È il Re del brivido, Stephen King, lo scrittore horror che nel 1977 si nascose dietro la falsa identità di Richard Bachman. La sua idea era quella di testare le proprie capacità di successo senza metterci la propria firma, all’epoca già famosissima grazie a ‘Carrie’.
Questo notissimo poeta non si accontentò di un unico pseudonimo, ma ne utilizzò ben quattro! Chi si cela dietro le poesie di Álvarode Campos, Bernardo Soares, Alberto Caeiro e Riccardo Reis?
Il poeta portoghese Fernando Pessoa assunse gli pseudonimi di Álvaro de Campos, Riccardo Reis, Alberto Caeiro e Bernardo Soares. “L’origine dei miei eteronimi – confessò in una lettera del 1935 – è il tratto profondo di isteria che esiste in me. […] L’origine mentale dei miei eteronimi sta nella mia tendenza organica e costante alla spersonalizzazione e alla simulazione.”
Questo grandissimo protagonista della letteratura inglese iniziò la propria carriera di scrittore come cronista. Proprio sui giornali uscirono infatti i suoi primi racconti di vita urbana, firmati Boz.
Charles Dickens, autore di “Canto di Natale” e “Grandi speranze”, iniziò la sua carriera come cronista firmando i suoi articoli e i primi racconti come Boz. È probabile che si trattasse del nome di un animale domestico dell’autore.
L’ultimo autore di questo test ha scritto alcuni dei più venduti best-sellers degli ultimi trent’anni, diventando famoso in tutto il mondo. A inizio carriera però utilizzò due pseudonimi, Jeffrey Hudson e John Lange.
Si tratta di Michael Crichton, autore di romanzi di grandissimo successo come “Jurassic Park” e “Timeline”. Quando era un giovane studente di medicina iniziò a scrivere romanzi sotto i falsi nomi di John Lange e Jeffrey Hudson.
16 marzo 2015
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