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Christian Bavaro di Libriamoci, ”Anche i piccoli centri hanno bisogno di librerie di riferimento”

La scontistica applicata dagli ipermercati sui testi scolastici rappresenta una forma di concorrenza sleale nei confronti della piccola distribuzione nonché un enorme danno per l'economia locale. Lo dichiara Christian Bavaro, 31 anni, titolare insieme alla mia compagnia Stefania Riccardo (27) di Libriamoci...

il giovane libraio parla della sua piccola realtà e commenta la questione che vede anteposte le librerie e le grosse catene comemrciali

 

MILANO – La scontistica applicata dagli ipermercati sui testi scolastici, finalizzata ad incrementare l’indotto di clienti piuttosto che il guadagno derivante dalla vendita diretta del libro, rappresenta una forma di concorrenza sleale nei confronti della piccola distribuzione nonché un enorme danno per l’economia locale. Lo dichiara Christian Bavaro, 31 anni, titolare insieme alla mia compagnia Stefania Riccardo (27) di Libriamoci, la libreria inaugurato il 19 maggio scorso. La libreria è la sola presente a Bitritto, piccolo comune della Provincia di Bari, ma non per questo non bisognosa di un punto di riferimento culturale e letterario, come infatti Libriamoci è già diventata in così poco tempo.

Qual è la storia della vostra libreria?
La nostra libreria, inaugurata pochi mesi fa (19 maggio 2013), rappresenta la sola presente a Bitritto, un piccolo centro a pochi chilometri da Bari. L’idea di investire in tale settore nasce dall’intento di combinare la passione comune per la lettura con la volontà di avviare un’attività avvincente e che potesse vedere coinvolti entrambi.

In cosa si contraddistingue? Qual è la sua proposta?
La nostra è una libreria generalista organizzata all’interno di un piccolo stabile di proprietà risalente ai primi del novecento, suddiviso in tre locali dalle volte molto alte e dotato di patio con giardino sul retro. L’idea di non specializzarsi in un determinato settore è legata al desiderio di andare incontro alle esigenze di tutta la clientela non essendo presenti sul territorio realtà simili; la struttura del locale ci ha d’altronde offerto l’opportunità di differenziare la proposta tra novità editoriali, classici e immancabili delle letterature mondiali oltre ad un nutrito settore per l’infanzia.

Come si inserisce all’interno della vita del quartiere in cui si trova? Potete già contare su una clientela fidelizzata?

Ovviamente essendo ancora agli inizi è difficile stilare un qualunque bilancio; va comunque detto che, al di là del periodo estivo non troppo favorevole in cui abbiamo mosso i primi passi, abbiamo riscontrato una risposta positiva da parte della popolazione, già più volte coinvolta in una serie di eventi, dagli incontri con l’autore alle letture animate per i bambini.   

Cosa ne pensate del dibattito che si sta generando circa la vendita dei libri scolastici?

In merito al dibattito sulla vendita negli ipermercati e mega-store dei testi scolastici (come pure dei libri di varia, trattati alla stregua di un prodotto d’acquisto d’impulso) siamo dell’opinione che la scontistica da questi applicata, finalizzata ad incrementare l’indotto di clienti piuttosto che il guadagno derivante dalla vendita diretta del libro, rappresenti una forma di concorrenza sleale nei confronti della piccola distribuzione nonché un enorme danno per l’economia locale.

29 agosto 2013

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