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Carmela Scotti, “I libri non solo ti salvano la vita, ma te ne regalano altre di scorta”

Intervista alla scrittrice esordiente e finalista al Premio Calvino con il libro "L’imperfetta", romanzo che vede protagonista una ragazza di 15 anni che decide di ripartire

MILANO – Una tappa indispensabile verso il miglioramento e l’evoluzione del proprio sé. E’ questo il valore dell’imperferzione secondo Carmela Scotti, scrittrice esordiente e finalista al Premio Calvino con il libro “L’imperfetta“, romanzo che vede protagonista Catena, una ragazza di 15 anni che decide di ripartire e di “non avere più paura” dopo la morte del padre. Ecco l’intervista all’autrice.

 

Come nasce l’idea di questo tuo esordio letterario?

L’idea, o sarebbe più corretto dire “l’ispirazione” per raccontare la vicenda di Catena e il suo viaggio “di crescita”, è venuta al mondo con la perdita di mio padre, e con la volontà precisa di trasformare un fatto doloroso e “definitivo” come una morte, in una storia che si evolve e respira, dunque, in qualche modo, in una nuova vita.

 

Quanto c’è di autobiografico nel personaggio di Catena?

Di autobiografico c’è sicuramente la tenacia con cui Catena affronta le batoste che la vita non le risparmia; la convinzione che valga la pena sempre andare avanti, e che solo così, quella che all’inizio è “sopravvivenza”, diventerà  l’unica strada percorribile per cominciare davvero a “vivere”.

 

Il sentirsi “imperfetta” è un sentimento che accomuna molte giovani adolescenti oggi. Da cosa dipende? Cosa consigli per ritrovare la sicurezza o almeno la tranquillità e la spensieratezza tipica della loro età?

L’imperfezione, il sentirsi incompleti o “mancanti” di qualcosa, io credo sia una tappa indispensabile verso il miglioramento e l’evoluzione del proprio sé. Dunque ben venga l’imperfezione nell’adolescenza, ben vengano i turbamenti e le “inquietudini”, se possono essere una spinta per diventare poi adulti migliori.

 

Uno dei temi di questo libro è il “potere salvifico” dei libri. Perché ed in che modo a tuo parere i libri e la lettura possono salvare una persona?

I libri sono porte magiche, fantastiche, alcune con serrature a doppia mandata che esigono uno sforzo per essere aperte, altre più facilmente “espugnabili”, ma tutti rappresentano accessi a tesori preziosi di conoscenza, di emozioni, di dubbi, di domande, di risposte, di passioni. Senza, saremmo tutti un po’ più poveri e “soli”.  I libri non solo ti salvano la vita, ma te ne regalano altre di scorta, da usare in caso di necessità.

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