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Edoardo Camurri e Pietro Del Soldà interrogano i classici per inaugurare Pordenonelegge

Sono Omero, Virgilio e Circe attraverso le voci rispettivamente di Giulio Guidorizzi, Eva Cantarella e Nicola Gardini ad aver inaugurato Pordenonelegge 2021, interrogati da Edoardo Camurri e Pietro Del Soldà

Sono Omero, Virgilio e Circe attraverso le voci rispettivamente di Giulio Guidorizzi, Eva Cantarella e Nicola Gardini ad aver inaugurato Pordenonelegge 2021, in programma dal 15 al 19 settembre, interrogati da Edoardo Camurri e Pietro Del Soldà, che spiegano come nel loro programma di successo “Tutta l’umanità ne parla” invitano con leggerezza gli studiosi a diventare l’oggetto del proprio studio. In questo caso l’avvio di Pordeonelegge è una sorta di backstage della trasmissione che andrà in onda su raiRaidio3 sabato.

Tre sedi inaugurali

Per la prima volta però sono state tre le sedi inaugurali del festival: Pordenone e anche due città di mare, Trieste e Lignano, sono state collegate da un filo rosso di cinque conversazioni fra passato e presente, con uno sguardo al futuro che stiamo costruendo. Così, se a Pordenone sono stati Edoardo Camurri e Pietro Del Soldà ad avviare il dialogo con Omero, Virgilio e Circe alla stessa ora a Lignano Sabbiadoro i Arianna, ha parlato attraverso la voce e il volto di Iaia Forte. Intervistata da Alberto Garlini sulle note del sax di Angelo Di Giorgio. Contemporaneamente, a Trieste, Teresa Saponangelo è stata Penelope e ci ha raccontato della sua vicenda, accompagnata dal sax di Gabriele Barbetti.

Omero inaugura Pordenonelegge

Ma il primo ospite in assoluto è stato colui che ha creato l’ Iliade e l’ Odissea: “sono cieco e abituato a percepire – così si presenta Omero – Giulio Guidorizzi- – noi aedi recitiamo e parliamo. Il mio maestro si chiamava Demodoco e l’ho infilato nel poema. Sono stato accecato dalla volontà delle Muse che in sostituzione mi hanno dato la facoltà di guardare in avanti” Dopo di lui tocca a “un personaggio pericolosissimo” che sedusse Ulisse” é Circe – Eva Cantarella – che polemizza con Omero e il suo utilizzo malevolo di un tipo di donna che fa paura ancora oggi, caratterizzata all’ opposto di Penelope, anche troppo fedele.

Virgilio, guida di Dante

Il terzo personaggio é Virgilio autore dell’ Eneide delle Bucoliche e delle Georgiche, ma anche guida di Dante: “mi vedo nel tempo e in una prospettiva lunga – dice attraverso la voce di Nicola Giardini – alla tirannia della modernità non sfuggono i classici, che sono fondamentali per capire il presente” Ma si torna sul tema delle donne. Omero difende le sue donne libere . Anche Penelope lo è : il padre di Penelope infatti aveva promesso la figlia a chi avesse vinto la corsa dei carri vince Ulisse, ma il suocero non è contento ed è restio a concedergli la figlia: alla fine é Penelope che sceglie.

Ma secondo Circe anche questa è un’opinione maschilista che fa di Ulisse il tipico marito borghese che vuole la libertà sessuale degli uomini, ma non delle donne, mentre Circe è’ l’archetipo delle maghe: la donna che sa intervenire sulla natura. Ma l’eroe più moderno di tutti è Enea profugus ed exul che ha perso il suo territorio patrio ed è uno dei tanti emigranti del passato e del presente . “Lui troiano – spiega Virgilio-Giardini – è però capace di diventare alleato del suo ex nemico quando arriva in Italia e la sua storia dimostra che la nostra penisola da sempre è fatta di emigranti e l’osmosi è il nostro destino geografico”. Questa l’archeologia del futuro che ha aperto Pordenonelegge 2021.

Alessandra Pavan

 

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