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“Il buio oltre la siepe”, perché il libro di Harper Lee è ancora attuale

Dopo 60 anni, "Il buio oltre la siepe" continua ad essere attuale, soprattutto con il movimento Black Lives Matter che ne rivendica i valori.

Harper Lee, 60 anni fa, pubblicava “Il buio oltre la siepe“. Questo libro, considerato un classico della letteratura americana, è stato vincitore del premio Pulitzer ed è stato letto da generazioni di scolari come un trattato contro il razzismo. Un libro che è bene leggere e ricordare ogni volta che, purtroppo, temi come razzismo e discriminazione salgono purtroppo agli onori della cronaca.

L’aspetto più significativo è come certe ingiustizie o pregiudizi, continuino ad essere attuali. È ancora pericoloso essere neri in America. È ancora pericoloso quando i bianchi ne scrivono. Una cosa è certa: discuteremo del lavoro di Harper Lee per anni e anni a venire.

Scopriamo insieme la storia del libro e le tematiche più importanti che affronta. 

Un libro indimenticabile della letteratura Americana

“Il buio oltre la siepe” di Harper Lee torna ancora in auge 60 anni dopo.  Il romanzo più importante di Harper Lee è considerato un capolavoro, anche per aver rivendicato spudoratamente i diritti civili e la giustizia razziale negli Stati Uniti. Ma 6 decenni dopo, il movimento Black Lives Matter ha reso “Il buio oltre la siepe” più importante o ha reso noto il suo stesso razzismo?

Quando Harper Lee pubblicò il buio oltre la siepe,  l’11 luglio 1960, il suo racconto colpì il nascente movimento per i diritti civili guidato da Martin Luther King Jr.

Il romanzo vinse il premio Pulitzer per la narrativa l’anno seguente, fu trasformato in un film vincitore dell’Oscar nel 1962 con Gregory Peck nel ruolo principale. In quegli anni – e  subito dopo- divenne il testo universale attraverso il quale i bambini delle scuole impararono i diritti civili e la lotta per l’uguaglianza razziale.  Vendette anche più di 40 milioni di copie.

"Il buio oltre la siepe", dal libro di Harper Lee al film di Robert Mulligan

“Il buio oltre la siepe”, dal libro di Harper Lee al film di Robert Mulligan

“Il buio oltre la siepe” (To Kill a Mockingbird in lingua originale) è il romanzo di Harper Lee, pubblicato nel 1960, che racconta le vicende dell’infanzia

Rilevanza oggi

Nel 60° anniversario della pubblicazione del libro, il buio oltre la siepe  ha forse una risonanza ancora maggiore, soprattutto dopo l’accaduto George Floyd e il forte attivismo del movimento “Black Lives Matter”. 
Ambientato in una città fittizia dell’Alabama durante la Depressione, la storia di una falsa accusa di stupro contro un nero innocente, Tom Robinson, potrebbe non essere così fuori luogo oggi.

I neri continuano a soffrire di livelli sproporzionati di violenza da parte della polizia, mentre gli afroamericani hanno sei volte più probabilità di essere incarcerati rispetto ai bianchi. Questo è anche raccontato dall’agghiacciante documentario Netflix intitolato “XIII emendamento”. L’eroe del libro è l’avvocato bianco Atticus Finch, che non solo difende un afroamericano da un’accusa di stupro, ma affronta una folla di linciatori. Tenta anche di educare la comunità più ampia alla giustizia e all’uguaglianza razziale.

“Nei nostri tribunali, quando è la parola di un bianco contro quella di un nero, il bianco vince sempre. Sono brutti, ma questi sono i fatti della vita”, dice mentre il caso si conclude, aggiungendo: “L’unico posto dove un uomo dovrebbe ottenere un accordo equo è in un’aula di tribunale, sia esso di qualsiasi colore dell’arcobaleno, ma la gente ha un modo di portare i propri risentimenti fino al banco della giuria”. Finch, portatore di valori come quello della non-violenza, era particolarmente amato da M. Luther King.

Contesto storico di “Il buio oltre la siepe”

Nel 1931, nove adolescenti neri furono accusati di stupro da due ragazze bianche. I processi ai ragazzi durarono sei anni, con condanne, rovesciamenti e numerosi nuovi processi. Questi processi presero il nome di Processi di Scottsboro, fecero notizia a livello nazionale e intensificarono drasticamente il dibattito sulla razza e il razzismo in America.

Alla fine, dopo sei anni di processi in cui i ragazzi furono tenuti in prigione, e nonostante il fatto che una delle ragazze alla fine cambiò la sua testimonianza e sostenne che nessuno stupro era avvenuto, cinque dei nove furono condannati per stupro. Si dice che questi casi abbiano ispirato “il buio oltre la siepe”, dato che anche Tom Robinson è il bersaglio di una falsa accusa di stupro, affrontando i temi del pregiudizio razziale. 

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Cosa rappresenta il pettirosso?

Nel romanzo, i Pettirossi simboleggiano l’innocenza e la bellezza . Atticus e Miss Maudie spiegano a Scout e Jem che è un peccato uccidere un pettirosso perché questi uccelli non causano danni a nessuno o a qualcosa. Semplicemente cantano. Così facendo, rendono il mondo un posto migliore.

Per questo motivo, i pettirossi sono creature pure e ucciderli sarebbe, al contrario, un atto di crudeltà senza senso. Diversi personaggi del romanzo possono essere visti come dei “Pettirossi”, specialmente Tom Robinson e Boo Radley, in quanto sono individui fragili, gentili, incompresi dalla loro società piena di pregiudizi e, nel caso di Tom, alla fine distrutti da essa. 

 

 

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