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Benedetta Parodi: o la ami o la odi

I dilemmi alla “Essere o non essere” sono ormai roba superata, antico filosofeggiare di vetusta memoria. Adesso il problema, almeno in ambito letterario, é tutto incentrato nel commentare le gesta della Parodi...

I dilemmi alla “Essere o non essere” sono ormai roba superata, antico filosofeggiare di vetusta memoria. Adesso il problema, almeno in ambito letterario, é tutto incentrato nel commentare le gesta della Parodi.
Non c’é presentazione o dibattito in cui il successo letterario della giornalista non venga commentato. E i “grandi” scrittori proprio non ci stanno, non possono tollerare che la Parodi venga più di loro e che scali, meglio di Messner, le classifiche dei libri più venduti.

Non ci stanno e, ad ogni occasione, si ribellano. Ditemi che, ad una presentazione, lo spauracchio della giornalista non abbia fatto la sua comparsa?
C’é chi dice che non sappia cucinare e ritiene ingiustificato il suo successo ma com’é e come non é, lei é sempre lì: in tv e in libreria.

Non entro nel giudizio su una persona ma mi domando: perché prendersela con la Parodi? Tutto il suo successo può davvero togliere visibilità agli altri autori?
E’ vero la cucina la fa da padrone (ma credo che sia un trend che stia esaurendo le cartucce) e le case editrici voglio puntare sul sicuro.

Allora, mi chiedo, di chi é la colpa? Di una giornalista che tenta di fare il proprio lavoro o delle case editrici che non puntano più, data la crisi, sugli scrittori e sulle loro storie?
Ai posteri, l’ardua sentenza.

Intanto Benedetta Parodi sarò giudice di un talent di pasticceria su Real Time ed é tornata, grazie a Rizzoli, in libreria con E’ pronto!
E voi che cosa ne pensate della Parodi nazionale?

 

Blogario #Blogario 

 

3 ottobre 2013

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