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Aquarius, l’opinione di Erri De Luca dopo il blocco della nave che ospita migranti

Lo scrittore napoletano commenta così la decisione da parte del governo italiano sulla chiusura dei porti italiani alle navi delle ong, con la nave Aquarius ferma con 629 naufraghi
MILANO – Una posizione intenibile. Si esprime con poche ma chiare parole lo scrittore Erri De Luca in merito alla decisione da parte del governo italiano sulla chiusura dei porti italiani alle navi delle ong, con la nave Aquarius ferma con 629 naufraghi a bordo a metà strada tra Malta e la Sicilia.

Le dichiarazioni

Lo scrittore, che non ha mai nascosto le sue posizioni in merito alla questione migranti, dichiarando la sua stima verso gli uomini delle ong che nel Mediterraneo dedicano la propria vita agli altri, commenta così in esclusiva per Libreriamo la decisione di bloccare le frontiere da parte del governo italiano: “Chiudere i porti in faccia a  una nave di naufraghi è posizione intenibile. O se ne riapre uno, o affonda la reputazione di un paese intero, il nostro.”

Il reportage

Erri De Luca aveva negli ultimi tempi realizzato un reportage a bordo della nave Prudence, la nuova imbarcazione di Medici Senza Frontiere, sulla quale ha vissuto due settimane. In conclusione del reportage, lo scrittore napoletano esprimeva tutto il suo dolore per “il male, il dolore del mare, la sua pena d’inghiottire da fermo i naviganti”, e si soffermava su cosa è oggi il trasporto delle vite sul Mediterraneo: da una parte crociere in girotondo, dall’altra parte zattere alla deriva, affidate all’arbitrio di chi intasca quattrini sia dai trafficanti che dall’Unione europea.
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