C’è un viaggio che segna la fine di un percorso. L’ultimo.
O, forse, segna l’inizio di uno nuovo. Il primo.
Ciò che è sicuro è che lasciamo la nostra valigia e molto di cui essa contiene.
Amabili resti di ciò che siamo stati.
“Amabili resti” è un celebre romanzo di Alice Sebold, edito nel 2002, da cui è stata tratta una libera interpretazione cinematografica. La voce narrante è Susie Salmon, una tredicenne brutalmente stuprata, uccisa e poi fatta a pezzi dal vicino di casa; fin dall’esordio, dunque, conosciamo l’identità dell’assassino e le modalità del delitto, apprendendo la successione degli eventi dall’alto di un “mondo perfetto” in cui i morti abitano, osservando i vivi e tentando di mettersi in contatto con loro, prima di trovare la pace nella luce infinita.
Il simboli che consentono la chiave di lettura della storia sono due e veicolano il medesimo messaggio.
Il primo è una palla di vetro contenente un pinguino, che, se capovolta, lascia volteggiare fiocchi di neve.
Il secondo è una bottiglia con all’interno un modellino, costruito con minuziosa precisione, di un veliero.
Mondi perfetti, perché inaccessibili.
Così è Susie, che non può interagire con chi è sulla terra, se non tramite segnali captati da pochi; così è ogni componente della sua famiglia, travolto dal dolore e incapace di comunicare con gli altri, impegnato nel proprio personale processo di elaborazione del lutto.
È forse questo l’aspetto più interessante di una storia che nello stile e nelle modalità di narrazione conserva la freschezza espressiva che si addice ad una protagonista adolescente: il mondo perfetto è quello che nasce dalla forza della vita e che si alimenta nell’amore.
Amabili resti.
Le spoglie di una ragazzina.
Amabili resti.
Le fotografie che la ritraggono.
Amabili resti.
I ricordi che chi la ha amata serba di lei.
Amabili resti.
I componenti di una famiglia che sopravvivono alla morte di un loro caro. Restando vivi e uniti.
Emma Fenu
bellissimo libro.. bellissima recenzione w Carla Vistarini
grazie mille Isabella, si il libro di Carla è proprio bello