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Addio a Ernesto Franco, direttore generale Einaudi

Alla guida della casa editrice dal 1998, Ernesto Franco è stato l'artefice del rilancio della collana simbolo di Einaudi, Gli Struzzi. Ripercorriamo la sua carriera

Lutto nel mondo dell’editoria all’età di 68 anni è morto Ernesto Franco, direttore generale di Einaudi e scrittore. Da tempo era malato di tumore. Aveva lasciato recentemente la direzione editoriale a Paola Gallo. Si è aggravato improvvisamente negli ultimi giorni ed è scomparso a Genova dove era nato l’11 agosto 1956. A comunicarlo la casa editrice Einaudi.

Ernesto Franco

Alla guida della casa editrice dal 1998, è stato l’artefice del rilancio della collana simbolo di Einaudi, Gli Struzzi. Ispanista, aveva tradotto dallo spagnolo autori come Alvaro Mutis, Borges e Octavio Paz, di cui ha curato un Meridiano che uscirà postumo.

Tra i suoi libri Isolario, Storie fantastiche di isole vere e il canzoniere d’amore Donna cometa. Il debutto nel mondo dell’editoria libraria di Ernesto Franco era stato con la casa editrice Marietti, poi una parentesi al Melangolo e il passaggio a Garzanti come direttore, quando c’era ancora il fondatore Livio Garzanti. L’arrivo a Einaudi nel 1991, quando la casa editrice era diretta da Pietro Gelli e presieduta da Giulio Einaudi.

Franco aveva conosciuto la grandezza della vecchia guardia mentre avanzava la nuova e la crisi. Nel 1994 ha vissuto tra le polemiche l’acquisizione della casa editrice da parte del Gruppo Mondadori, ma ha saputo rilanciare valorizzando il catalogo e favorire la nascita, nel 1996 della collana Stile Libero di Severino Cesari e Repetti con i cannibali, il noir e nuovi narratori da Giancarlo De Cataldo a Niccolò Ammaniti.

Diventato nel 1998 direttore editoriale, Franco ha rilanciato la narrativa straniera, con autori fra i quali spiccano i Premi Nobel Saramago, Pamuk, Coetzee, Munro, Modiano, Javier Marías e Philip Roth. A lui si deve anche la creazione di due collane di saggistica: Einaudi Contemporanea e le Vele, inaugurate nel 2003 da un dialogo tra il cardinal Martini e Gustavo Zagrebelsky.

Raffinato e colto signore dell’editoria, ha curato nel 2007 l’Antologia della letteratura fantastica con testi tra l’altro di Borges e Silvina Ocampo. Con Vite senza fine nel 1999 ha vinto il Premio Viareggio.

Il cordoglio degli editori

L’Associazione Italiana Editori (AIE) ricorda con affetto e riconoscenza Ernesto Franco, che è stato anche membro del Consiglio di Varia e del Consiglio Generale di AIE dal 2015 al 2023.

“Le case editrici sono imprese strane: hanno identità forti, che durano nel tempo, e contemporaneamente si devono reinventare ogni giorno con nuovi titoli, nuovi autori, nuove proposte che consentano loro di imporsi sul mercato. Ernesto Franco, che noi ricordiamo soprattutto come grande editore ma che è stato uno scrittore prolifico, un raffinato studioso, un attento traduttore, è stato maestro nel tenere assieme tradizione e innovazione in Einaudi” ricorda il presidente di AIE Innocenzo Cipolletta.

“L’editoria italiana perde uno dei suoi grandi protagonisti, AIE un consigliere prezioso che ha molto contribuito alla crescita e all’autorevolezza della nostra Associazione” conclude Cipolletta.

Photocredts: X di Einaudi

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