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8 cose che non sapete su Piccole donne

Piccole donne è uno dei libri più amati da generazioni di lettori. Probabilmente non tutti sanno che... Ecco 8 curiosità sul celebre romanzo

MILANO – Piccole donne di Louisa May Alcott è uno dei romanzi più amati. La storia delle quattro sorelle March ha appassionato e continua ad emozionare milioni di lettori. Recentemente ne è anche stato girato un adattamento cinematografico trasmesso in televisione. Grazie a un articolo di mentalfloss, vi sveliamo 8 piccole curiosità che sicuramente non conoscete sul romanzo e sulla sua autrice.

 

Louisa May Alcott non desiderava scrivere il romanzo

Louisa May Alcott era impegnata in alcuni progetti editoriali nel campo dell’editoria (un titolo è passione e punizione di Pauline) quando l’editore Thomas Niles le propose di scrivere un libro per ragazze. Inizialmente l’autrice rifiutò la proposta, dicendo di non essere interessata a scrivere romanzi per ragazzi. Niles dunque offrì un contratto editoriale al padre di Louisa, noto pensatore e filosofo. Quando divenne chiaro che Bronson avrebbe avuto l’opportunità di pubblicare un nuovo libro solo se Louisa avesse iniziato il libro per ragazze, lei cedette alla pressione.

 

10 settimane

Una volta accettata la proposta editoriale, l’autrice impiegò solamente 10 settimane. Alcott iniziò a scrivere il romanzo nel maggio del 1868. Impiegò tutte le sue forze nella stesura del romanzo, tanto da arrivare addirittura a dimenticarsi di mangiare. Il 15 luglio inviò a tutte le pagine al suo editore che, solo quattro mesi dopo, pubblicò Piccole donne. Il libro si è classificato fin da subito tra le migliori vendite, riscuotendo un  grande successo di pubblico.

 

L’autrice si è ispirata alle proprie sorelle

Per ognuna delle sorelle March, Louisa May Alcott si è ispirata a una delle proprie sorelle. Per Meg si è ispirata alla sorella Anna che si innamorò del marito mentre si esibiva per lui in una commedia. Per la descrizione del matrimonio di Meg si è probabilmente a quello della sorella. Nella figura di Beth ricorda la sorella Lizzie, che morì di scarlattina all’età di 23 anni. Come Beth, anche Lizzie avrebbe contratto la malattia mentre lavorava per una famiglia che la madre stava aiutando. Amy era basata su Abigail May May (Amy è infatti anagramma di May), un’artista conosciuta per essere stata la prima donna ad esporre nel Salon di Parigi. Infine Jo era ovviamente una personificazione della stessa Luoisa May Alcott.

 

Il matrimonio di Jo

Louisa May Alcott non si sposò mai e desiderò che anche Jo restasse nubile. Nonostante la richiesta da parte del pubblico di far sposare la sorella con Laurie, il ragazzo della porta accanto. Alla fine Luoisa cedette a far sposare Jo, ma non con Laurie, bensì con il professore Bhaer. Laurie dovette accontentarsi di prendere in moglie la piccola Amy.

 

Laurie

A chi si ispirò nel delineare il personaggio di Laurie? Nel 1865, mentre era in Europa, Luoisa conobbe un musicista polacco di nome Ladislas Wisniewski, che Alcott aveva soprannominato Laddie. La storia d’amore tra i due si trasformò in una romantica vacanza di due settimane a Parigi. Sembra che poi Laddie abbia ispirato il dolce Laurie.

 

Orchard House

Orchard House è la casa in cui è crescita e ha vissuto per gran parte della sua vita Louisa May Alcott. Nel 1868 l’autrice dovette abbandonare la casa per scrivere Piccole Donne, rimpiangendo a lungo la casa. Oggi è ancora visitabile la casa e vedere il piccolo scrittoio che Bronson ha costruito per Louisa.

 

Adattamenti

Piccole donne è stato adattato in diverse forme: musical, balletto, opera teatrale e diversi film. Le più famose sono la versione del 1933 con Katharine Hepburn, la versione del 1949 con June Allyson (con Elizabeth Taylor nel ruolo di Amy), e la versione del 1994 con Winona Ryder nei panni di Jo.

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