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10 libri da leggere legati all’autunno

Da Truman Capote Italo Calvino, ecco dieci libri che letteralmente si immergono nella stagione autunnale, sia essa una metafora della vita o una mera ambientazione

MILANO – L’autunno è ormai giunto. L’estate ha ceduto il posto alla stagione delle foglie color oro e rosso, che si adagiano sulle strade, ai primi freddi. Per alcuni è il tempo del cambiamento, che pian piano, dopo la rigidità dell’inverno porta ad una nuova primavera: all’esplosione dei colori. Per altri, è un lento declino, che trova la sua fine nei mesi più rigidi. Che l’autunno sia interpretato da un punto di vista psicologico-metaforico o meno è forse uno dei momenti più amati per dedicarsi alla lettura nel tepore delle proprie case. Ma, ammettiamolo: qualsiasi posto è “quello giusto” per leggere. Ecco dieci libri che letteralmente si immergono nella stagione autunnale, sia essa una metafora della vita o una mera ambientazione.

 

Le correzioni – Jonathan Franzen

“Un fronte freddo autunnale arrivava rabbioso dalla prateria. Qualcosa di terribile stava per accadere, lo si sentiva nell’aria”.

È l’incipit del libro. È l’autunno della società, della famiglia e del proliferare dell’anedonia. Temi portanti del ‘900 letterario. Quella di Franzen è la storia della famiglia Lambert: Enid, Alfred e i loro figli Chip, Denise e Gary. Una famiglia del Midwest: il padre, scontroso, prende decisioni autonomamente per tutti; lei, infelice e scontenta, ma che sembra non aver voglia di dare una svolta alla sua vita. Esistenza, la loro, volta alla ricerca esasperata della “cosa giusta da fare” e di continue “correzioni”, che i figli non metteranno mai davvero in pratica.

 

Blues di mezz’autunno – Santo Piazzese

È un viaggio indietro nel tempo quello che fa il protagonista di questo libro, Lorenzo La Marca. Un flashback nostalgico nato da un incontro casuale con un vecchio compagno di studi universitari. Questa volta, per La Marca, non vi sarà nessun omicidio, nessun giallo da risolvere, come invece accade negli altri romanzi di Piazzese. Solo un ritorno al passato.

 

I falò dell’autunno – Irène Némirovsky

Romanzo postumo della scrittrice che, attraverso la vita di un ragazzo, Bernard Jacquelain, ripercorre le tappe del degrado della società francese. L’autunno della società dalla Grande Guerra al 1941.

“Vedi,” le diceva “sono i falò dell’autunno; purificano la terra, la preparano per nuove semine. Voi siete ancora giovani. Nella vostra vita, questi grandi falò non hanno ancora cominciato ad ardere. Si accenderanno. Devasteranno molte cose. Vedrete, vedrete…”

 

L’autunno della Repubblica – Maurizio Viroli

Un viaggio attraverso i momenti salienti della storia italiana, da Berlusconi a Renzi, per dimostrare il disfacimento della Repubblica. Viroli descrive l’autunno dell’Italia, la sua crisi dei valori, per scuotere le coscienze e invitare tutti a non arrendersi.

 

A sangue freddo – Truman Capote

Kansas, autunno 1959, la famiglia Clutter viene sterminata da due criminali, Dick Hickock e Perry Smith. Un fatto di cronaca nera, realmente avvenuto, che Capote decide di raccontare trasferendosi nel luogo dell’accaduto e rimanendone profondamente coinvolto dal punto di vista umano. Un’opera, questa, che ha dato il via al filone letterario del “reportage narrativo”.

 

Paese d’ottobre – Ray Bradbury

Un libro che è la somma di racconti ambientati nei territori d’infanzia dell’autore: la provincia del Midwest. Sono i “racconti terrestri” di Bradbury. Diciannove storie misteriose, bizzarre, paurose e ottobre, per lo scrittore, è il mese più adatto a dar vita a tutte queste sfumature.

 

Il giorno dei morti. L’autunno del commissario Ricciardi – Maurizio De Giovanni

Napoli, anni ’30. Ricciardi, protagonista, è un commissario con una abilità particolare: vede i morti e coglie il loro ultimo pensiero, interrotto a metà da morte violenta. Un giallo che ha inizio in autunno con il ritrovamento del cadavere di un bambino, il giorno dei morti. Ricciardi, a causa dell’arrivo in città di Mussolini, si vedrà costretto a portare avanti le sue indagini clandestinamente e il suo dono sembrerà essersi esaurito.

 

Marcovaldo ovvero Le stagioni in città – Italo Calvino

È una raccolta di venti novelle. Cinque racconti per ogni stagione, tra cui, ovviamente, si trova anche l’autunno. Unico protagonista: Marcovaldo. Manovale dalle molteplici caratteristiche: curioso, ingenuo, inventivo. Emblema del cittadino moderno e allo stesso tempo di colui che prova nostalgia per il mondo della natura.

 

L’educazione sentimentale – Gustave Flaubert

Frédéric Moreau, il protagonista. La narrazione della sua storia ha inizio in settembre. Una vita turbolenta, fatta di amori e ambizioni artistiche e sociali che si rivelano sempre deludenti. Flaubert, attraverso la descrizione della vita del giovane Moreau, dai suoi diciott’anni ad una età ormai matura, descrive il fallimento esistenziale delle giovani generazioni e della società borghese.

 

L’autunno del patriarca – Gabriel García Márquez

È la storia di un patriarca, dittatore di uno stato caraibico, giunto ormai “nell’autunno della sua vita”. Descrizione di un uomo, attraverso continui flashback, reso mostruoso e solo dal potere.

 

Silvia Savini

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