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I 10 libri che celebrano l’importanza delle lettere

In occasione dell’uscita de “La posta del cuore della señorita Leo”, vi proponiamo questo e altri libri in cui hanno un ruolo fondamentale le lettere

MILANO – Al giorno d’oggi è raro ricevere una lettera. Nell’era della digitalizzazione nessuno si serve più di questo mezzo di comunicazione, ma si preferiscono strumenti più veloci e diretti come Whatsapp, messanger o le email. Le lettere hanno però un valore aggiunto, perché sono più personali. Per ricordarvi la loro importanza, abbiamo scelto 10 libri, tra romanzi epistolari e ultime uscite, in cui le lettere hanno un ruolo fondamentale.

1)La posta del cuore della senorita Leo” di Angeles Donate

Aurora è la presentatrice di un programma radiofonico, La posta del cuore della Senorita Leo. Per molte persone la señorita Leo è una vera e propria ancora di salvezza, una confidente, un’amica via etere.
Nelle lettere che le mandano queste persone, Aurora trova sogni, speranze e paure, ma quando scopre che l’emittente censura la maggior parte delle missive perché per politica il programma deve mantenere un tono più frivolo e scanzonato, decide di fare di testa propria.

2) Eroidi” di Ovidio

Ventuno eroine del mito classico, da Elena a Briseide, da Penelepe a Didone, scrivono una lettera accorata e straziante al loro amante per convincerlo a non lasciarle. Di fronte a questi uomini lontani, insensibili e assenti, si stagliano con poetica drammaticità altrettante donne poste di fronte a un destino che si compie loro malgrado. Ogni epistola è una storia a sé stante, eppure, lette tutte d’un flato, tracciano un meraviglioso ritratto collettivo dell’universo femminile.

3) Storia delle mie disgrazie. Lettere d’amore di Abelardo e Eloisa

Una storia vera. Nel XII secolo un logico e teologo di fama europea, incontra una figura eccezionale per il medioevo: una donna molto più giovane di lui altrettanto famosa per cultura e intelligenza. Quando i due si innamorano, vengono perseguitati dalla famiglia di lei e costretti ad abbracciare la vita religiosa.  La storia d’amore di Abelardo e Eloisa è rivissuta attraverso le lunghe lettere che i due si scambiarono, integrate qui dalla celebre lettera “Storia delle mie disgrazie”, una breve autobiografia indirizzata da Abelardo a un amico.

4) “Ultime lettere di Jacopo Ortis” di Ugo Foscolo 

E’ un romanzo di Ugo Foscolo, considerato il primo romanzo epistolare della letteratura italiana, nel quale sono raccolte le lettere che il protagonista, Jacopo Ortis, mandò all’amico Lorenzo Alderani, che dopo il suicidio di Jacopo, le avrebbe date alla stampa corredandole di una presentazione e di una conclusione. La vicenda è ispirata a un fatto reale e a “I dolori del giovane Werther” di Goethe.

5) “Va dove di Porta il cuore” di Susana Tamaro

“Va’ dove ti porta il cuore”, racconta una storia forte e umanissima in forma di lunga lettera – scandita come un diario – di una donna anziana alla giovane nipote lontana. È una lettera di amore e allo stesso tempo una pacata ma appassionata confessione a cuore aperto di un’intera vita che nel gesto della scrittura ritrova finalmente il senso della propria esperienza e della propria identità.

 

6) “Il giorno più lungo della Repubblica. Un paese ferito nelle lettere a casa Moro durante il sequestro” di Umberto Gentiloni Silveri

Il rapimento e l’assassinio di Aldo Moro sono molto più di una pagina sanguinosa e terribile della nostra storia; molto più di un sequestro e di un omicidio. Dal primo giorno del sequestro, la famiglia Moro viene letteralmente sommersa da un fiume di lettere: pensieri, disegni, foto, preghiere, piccoli grandi gesti di vicinanza e solidarietà. Una corrispondenza spontanea e abbozzata che spesso non ha neppure un indirizzo corretto o un destinatario adeguato. Scrivono italiani e italiane di ogni età e condizione.

7) “Lettera a un bambino mai nato” di Orianna Fallaci

Lettera a un bambino mai nato, il monologo di una donna che aspetta un figlio e che guarda alla maternità non come un dovere ma come una scelta personale e responsabile. In un’analisi di esemplare razionalità che fa ricorso a una lingua tersa ed essenziale, senza mai rinunciare alla consueta passione, la Fallaci interroga la propria coscienza affrontando il fondamento della natura femminile. Basta volere un figlio per costringerlo alla vita?

8) “Storia di una capinera” di Giovanni Verga

Un romanzo epistolare che è in parte autobiografico: prende spunto, infatti, da una vicenda vissuta in prima persona da Giovanni Verga in età giovanile. L’episodio risale all’estate 1854-1855 quando, in seguito all’epidemia di colera.

9) “Lettere a Theo” di Vincent Van Gogh

Queste lettere ci permettono di seguire, quasi quotidianamente, la vicenda artistica e umana del grande pittore e costituiscono, ancora oggi, il miglior viatico per un approccio alla sua incredibile produzione. Un’altissima testimonianza morale, una professione di credo estetico forse senza eguali in tutta la storia dell’arte.

10) “La lettera segreta” di Chloè Duval

Può la lettera di uno sconosciuto cambiarti la vita? È quello che si chiede Flavie quando si vede recapitare una busta misteriosa datata 1971. Una busta arrivata con quarantatré anni di ritardo. Non ha idea di chi possa essere Lili, la destinataria. Eppure la curiosità è così forte che Flavie decide di aprirla. Il contenuto, scritto a mano in una calligrafia elegante, la sorprende: perché quelle righe le ricordano i romanzi che ama scrivere. Quelle righe nascondono una storia d’amore in cui un uomo supplica Lili di raggiungerlo e di sposarlo.

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