Anna Frank ricevette per il suo tredicesimo compleanno un diario su cui potesse scrivere tutte le sue confidenze. Kitty รจ il nome che Anna decise di dargli, immaginando di sfogarsi e raccontare (Spero che ti potrรฒ confidare tutto, come non ho mai potuto fare con nessuno, e spero che sarai per me un gran sostegno.) a una persona reale le sue riflessioni e i suoi pensieri.
Le 10 frasi piรน belle del Diario di Anna Frank
‘Non penso a tutta la miseria, ma alla bellezza che rimane ancora.’ Nel suo Diario, Anna Frank testimonia il dramma della Shoah
Il diario fu trovato dal padre di Anna Frank, Otto, l’unico della famiglia che sopravvisse ai campi di concentramento e di sterminio. Infatti dopo la Liberazione, Otto tornรฒ ad Amsterdam nel nascondiglio e trovรฒ il Diario della figlia. Lo pubblicรฒ e questo venne tradotto nelle lingue del mondo, diventando un’importante testimonianza della Shoah. L’ultima pagina del Diario di Anna Frank risale al 1 agosto e riporta il seguente testo.
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Le pagine del Diario di Anna Frank
Martedรฌ, 1 agosto 1944
Cara Kitty,
โun fastello di contraddizioniโ รจ lโultima frase della mia lettera precedente e la prima di quella di oggi. Un โfastello di contraddizioniโ, mi puoi spiegare con precisione cosโรจ? Che cosa significa contraddizione? Come tante altre parole ha due significati, contraddizione esteriore e contraddizione interiore.
Il primo significato corrisponde al solito โnon adattarsi allโopinione altrui, saperla piรน lunga degli altri, avere sempre lโultima parolaโ, insomma, a tutte quelle sgradevoli qualitร per le quali io sono ben nota. Il secondoโฆ per questo, no, non sono nota, รจ il mio segreto. Ti ho giร piรน volte spiegato che la mia anima รจ, per cosรฌ dire, divisa in due. Una delle due metร accoglie la mia esuberante allegria, la mia gioia di vivere, la mia tendenza a scherzare su tutto e a prendere tutto alla leggera. Con ciรฒ intendo pure il non scandalizzarsi per un flirt, un bacio, un abbraccio, uno scherzo poco pulito. Questa metร รจ quasi sempre in agguato e scaccia lโaltra, che รจ piรน bella, piรน pura e piรน profonda.
La parte migliore di Anna non รจ conosciuta da nessuno, vero? E perciรฒ sono cosรฌ pochi quelli che mi possono sopportare. Certo, sono un pagliaccio abbastanza divertente per un pomeriggio, poi ognuno ne ha abbastanza di me per un mese. Esattamente la stessa cosa che un film dโamore per le persone serie: una semplice distrazione, uno svago per una volta, da dimenticare presto, niente di cattivo, ma neppure niente di buono. ร brutto per me doverti dire questo, ma perchรฉ non dovrei dirlo, quando so che รจ la veritร ? La mia parte leggera e superficiale si libererร sempre troppo presto dalla parte piรน profonda, e quindi prevarrร sempre. Non ti puoi immaginare quanto spesso ho cercato di spingere via questโAnna, che รจ soltanto la metร dellโAnna completa, di prenderla a pugni, di nasconderla; non ci riesco, e so anche perchรฉ non ci riesco.
Ho molta paura che tutti coloro che mi conoscono come sono sempre, debbano scoprire che ho anche un altro lato, un lato piรน bello e migliore. Ho paura che mi beffino, che mi trovino ridicola e sentimentale, che non mi prendano sul serio. Sono abituata a non essere presa sul serio, ma soltanto lโAnna โleggeraโ vโรจ abituata e lo puรฒ sopportare, lโAnna โpiรน graveโ รจ troppo debole e non ci resisterebbe.
Quando riesco a mettere alla ribalta per un quarto dโora Anna la buona, essa, non appena ha da parlare, si ritrae come una mimosa, lascia la parola allโAnna n. 1 e, prima che io me ne accorga, sparisce. La cara Anna non รจ dunque ancora mai comparsa in societร , nemmeno una volta, ma in solitudine ha quasi sempre il primato. Io so precisamente come vorrei essere, come sono dentro, ma, ahimรจ, lo sono soltanto per me. E questa รจ forse, anzi, sicuramente la ragione per cui io chiamo me stessa un felice temperamento interiore e gli altri mi giudicano un felice temperamento esteriore. Di dentro la pura Anna mi indica la via, di fuori non sono che una capretta staccatasi dal gregge per troppa esuberanza.
Come ho giร detto, sento ogni cosa diversamente da come la esprimo, e perciรฒ mi qualificano civetta, saccente, lettrice di romanzetti, smaniosa di correre dietro ai ragazzi. LโAnna allegra ne ride, dร risposte insolenti, si stringe indifferente nelle spalle, fa come se non le importasse di nulla, ma, ahimรจ, lโAnna quieta reagisce in maniera esattamente contraria. Se ho da essere sincera, debbo confessarti che ciรฒ mi spiace molto, che faccio enormi sforzi per diventare diversa, ma che ogni volta mi trovo a combattere contro un nemico piรน forte di me.
Una voce singhiozza dentro di me: โVedi a che ti sei ridotta: cattive opinioni, visi beffardi e costernati, gente che ti trova antipatica, e tutto perchรฉ non hai dato ascolto ai buoni consigli della tua buona metร โ. Ahimรจ, vorrei ben ascoltarla, ma non va; se sto tranquilla e seria, tutti pensano che รจ una commedia, e allora bisogna pur che mi salvi con uno scherzetto; per tacere della mia famiglia che subito pensa che io sia ammalata, mi fa ingoiare pillole per il mal di testa e tavolette per i nervi, mi tasta il collo e la fronte per sentire se ho la febbre, si informa delle mie evacuazioni e critica il mio cattivo umore.
Non lo sopporto; quando si occupano di me in questo modo, divento prima impertinente, poi triste e infine rovescio unโaltra volta il mio cuore, volgendo in fuori il lato cattivo, in dentro il lato buono, e cerco un mezzo per diventare come vorrei essere e come potrei essere seโฆ non ci fossero altri uomini al mondo.
La tua Anna M. Frank