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236 milioni per l’acquisto di materiali didattici: un passo contro la povertà educativa

Levi (AIE): “Dal governo passo importante contro la povertà educativa con lo stanziamento di 236 milioni a favore di scuole e famiglie”

Stanziati 236 milioni di euro per garantire il diritto allo studio agli studenti delle scuole secondarie di I e II grado così da alleggerire il carico economico delle famiglie in difficoltà per il prossimo anno scolastico. Lo stanziamento è stato messo in atto dalla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, destinando una parte dei fondi PON ancora disponibili. L’annuncio è arrivato ieri mattina nel corso della visita all’ICS Giovanni Falcone di Palermo, prima tappa siciliana del tour che la Ministra Azzolina sta effettuando per partecipare ai tavoli regionali sulla ripartenza dell’anno scolastico.

Un passo contro la povertà educativa

“I 236 milioni stanziati dal Ministero dell’Istruzione per il diritto allo studio, e in particolare per l’acquisto da parte delle scuole di libri di testo, dispositivi digitali e materiali per studenti con bisogni educativi speciali, sono un passo importante verso politiche efficaci di contrasto della povertà educativa – ha dichiarato il presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Ricardo Franco Levi –. Come Associazione abbiamo documentato, sia in occasione degli Stati Generali sia con la Commissione Bianchi, il tema della povertà economica ed educativa e abbiamo sottolineato la necessità dell’aiuto alle famiglie più bisognose nel pagare i costi dell’educazione dei propri figli, consapevoli come siamo che dalla scuola e dalla cultura passa la crescita e lo sviluppo economico e civico del Paese. Siamo lieti dell’ascolto e della risposta del Governo e della politica al nostro grido di allarme”.

Una sfida per l’editoria scolastica

“L’epidemia di Covid-19 ha messo il mondo dell’istruzione di fronte a nuove sfide”, ha sottolineato il vicepresidente di AIE Giovanni Bonfanti. “Come editori scolastici ci siamo fatti trovare pronti e proprio i libri di testo, insieme ai supporti digitali e alle piattaforme online per l’apprendimento a distanza messe a disposizione senza costi addizionali a scuole e studenti, sono stati strumenti essenziali per garantire la continuità didattica. Adesso il Paese ha di fronte una sfida ancora più difficile: fare in modo che nessuno studente rimanga indietro perché nato in famiglie povere, o che lo sono diventate – e sono molte – a causa dell’epidemia. Ringraziamo il Governo e la ministra Lucia Azzolina in particolare per questa misura a contrasto della povertà educativa”.

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