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“Vincenzo Malinconico, avvocato d’insuccesso”, la nuova serie di Rai 1

Appena approdata su Rai 1, "Vincenzo Malinconico, avvocato d'insuccesso" è la nuova serie tv ispirata all'omonima serie di romanzi nati dalla penna di Diego De Silva.

“Vincenzo Malinconico, avvocato d’insuccesso” è la nuovissima serie tv firmata Rai che racconta le vicende di Vincenzo, un avvocato non troppo occupato, un marito non troppo coinvolto, un po’ filosofo, un po’ psicologo. La serie, la cui prima puntata è andata in onda ieri sera su Rai 1 in prima serata, consiste in un adattamento dei romanzi di Diego De Silva, che ha fatto di Vincenzo Malinconico il protagonista di una raccolta di gialli di successo negli ultimi anni. 

“Vincenzo Malinconico, avvocato d’insuccesso”, la serie

Debuttata il 20 ottobre in prima serata su Rai 1, “Vincenzo Malinconico, avvocato d’insuccesso” sembra promettere intrattenimento e comicità senza tralasciare i risvolti umani delle storie che vengono raccontate di volta in volta nelle puntate. Con la toccante interpretazione di Massimiliano Gallo, la serie racconta – usando le parole stesse dell’attore protagonista – di “un avvocato d’ufficio con un mondo che gli gira intorno e si muove per inerzia”. 

La serie, al suo debutto, ha vinto la serata degli ascolti in tv. La prima puntata della nuova serie di Rai1 con Massimiliano Gallo ha ottenuto infatti 4.132.000 telespettatori e il 23% di share. Su Canale 5 ‘Grande Fratello Vip’ è stato visto da 2.391.000 telespettatori pari al 19,3%, mentre La7 con ‘PiazzaPulita’ ha conquistato il terzo gradino del podio con 1.063.000 telespettatori e il 7,4% di share.

L’avvocato napoletano sembra un personaggio semplice, senza sfaccettature. Continuando a guardare la serie ed immergendosi nelle avventure del protagonista, scopriamo invece una persona estremamente profonda, in grado di leggere – a volte in modo un po’ maldestro e disordinato – gli eventi della vita e le stratificazioni della natura umana. In un’intervista a Rai NewsMassimiliano Gallo ha raccontato del suo attaccamento al personaggio di Vincenzo Malinconico:

“Sono legatissimo a Malinconico; ho scavato a fondo per entrare in questo personaggio all’apparenza semplice, che in realtà ha una serie di stratificazioni, di chiaroscuri, di complessità. Rimugina sempre su se stesso, è un contorto, ma anche un emotivo, un sentimentale”.

E ancora:

“In questo momento in cui la vita virtuale, ingannevole, sostituisce quella reale; in cui le persone attraverso i social raccontano ciò che vogliono, mostrano vite che in realtà non vivono, una figura come Vincenzo Malinconico rappresenta una boccata di verità, di autenticità”. 

“Ho amato subito questo personaggio. Mi piace il suo modo di essere ironico e di farsi scivolare addosso le cose, ma anche il suo continuo riavvolgere i pensieri e il fatto di rapportarsi con amici immaginari. Queste caratteristiche nella fiction sono state raccontate con uno stile a mio avviso nuovo, trovando soluzioni registiche che rispettano la natura del personaggio, come la valigetta che lui porta sempre con sé, una sorta di coperta di Linus”.

I libri di Diego De Silva

I libri da cui è tratta la serie su Vincenzo Malinconico sono storie avvincenti e irriverenti, in cui la modalità del giallo fa spazio all’ironia e alla filosofia. Se volete cominciare a conoscere il protagonista dei romanzi di Diego De Silva, non vi resta che cominciare da “Non avevo capito niente“.

Vincenzo Malinconico è un avvocato napoletano che finge di lavorare per riempire le sue giornate. Divide con altri finti-occupati come lui uno studio arredato con mobili Ikea, chiamati affettuosamente per nome, come fossero persone di famiglia. È stato appena lasciato dalla moglie, ma cerca con ogni mezzo di mantenere un legame con lei e i due figli adolescenti.

Un giorno viene improvvisamente nominato difensore d’ufficio di un becchino di camorra detto “Mimmo ‘o burzone” e, arrugginito com’è, deve ripassarsi il Bignami di diritto. Ma ce la fa, e questo è solo il primo dei piccoli miracoli che gli capitano. Il secondo si chiama Alessandra: la pm più bella del tribunale, che si innamora di lui e prende a riempirgli la vita e il frigorifero. E intanto Vincenzo riflette sull’amore, la vita, la delinquenza, la musica: su tutto quello che attraversa la sua esistenza e la sua memoria, di deriva in deriva”.

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