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Perché “Chiamatemi Anna” è la serie tv perfetta per gli amanti dei libri

Densa di citazioni e riferimenti letterari, Chiamatemi Anna è la serie tv perfetta per gli amanti dei libri. A noi è piaciuta moltissimo. Ecco, perché dovreste guardala

Ispirata al romanzo “Anna dai capelli rossi” di Lucy Maud Montogmery, “Chiamatemi Anna” è la serie tv perfetta per gli amanti dei libri. Ambientata sull’Isola del Principe Edoardo in Canada, fra campi fioriti, boschi e distese ghiacciate, la storia di Anna dai capelli rossi ci trasporta in un mondo pieno di avventura, libri e romanticismo. Da “Jane Eyre” di Charlotte Bronte a “Orgoglio e Pregiudizio” di Jane Austen, quello di “Chiamatemi Anna” è un viaggio denso di citazioni e riferimenti ai nostri romanzi del cuore. Quei romanzi che abbiamo letto decine di volte, che ci hanno fatto piangere, emozionare, ma anche riflettere. “Chiamatemi Anna” è un piccolo capolavoro e, se avete amato la letteratura inglese dell’ottocento, non potrà che ammaliarvi completamente. 

E’ tratto da un romanzo 

Agli inizi del Novecento la scrittrice Lucy Maud Montgomery dà vita al personaggio di Anna dei capelli rossi, una giovane orfana, coraggiosa e amante dei libri, affidata per errore a due anziani fratelli Marilla e Matthew Cuthbert. Nonostante la scrittrice canadese lo avesse concepito come un libro adatto a tutti, nel giro di breve tempo il romanzo diventa un classico della letteratura per ragazzi. Dagli anni cinquanta ad oggi sono stati svariati anche gli adattamenti televisivi della storia di Anne Shirley, tra i quali acquisì molta popolarità a cavallo fra gli anni settanta e ottanta del secolo scorso l’anime Anna dai capelli rossi diretto da Isao Takahata. Nel 1985 venne realizzata la miniserie televisiva Anna dai capelli rossi, mentre nel 2000 venne prodotta la serie a cartoni animati Anne of Green Gables. Fino ad arrivare alla serie televisiva “Chiamatemi Anna”, su Netflix dal 2017 e dal 6 luglio sulla Rai.

E’ ispirato a una storia vera

Montgomery trovò l’ispirazione per il romanzo in un biglietto che aveva scritto anni prima. Nella nota descriveva la storia di una coppia a cui era stata erroneamente affidata una ragazzina orfana, anziché un maschio, ma che aveva deciso di tenerla ugualmente. Montgomery inserì nella storia anche le proprie esperienze infantili nella zona rurale dell’Isola del Principe Edoardo. L’ispirazione per il personaggio di Anne Shirley invece le fu dato da una fotografia di Evelyn Nesbit.

Affronta temi ancora attuali

Dal bullismo al razzismo, dal femminismo alle famiglie non tradizionali, la storia di Anna dai capelli rossi tocca tematiche ancora molto scottanti. Lo fa con leggerezza e intelligenza, con un po’ di quella retorica tipica degli adolescenti, dei giovani che si affacciano al mondo pieni di ideali e valori assoluti. Eppure, nonostante i toni enfatici e l’assolutezza di un personaggio come Anna, le contraddizioni della società di allora come quella di oggi emergono in tutta la loro complessità. 

Esalta la diversità come valore

Due fratelli anziani che adottano una bambina rimasta orfana. Quella di Anna non è di certo la famiglia del mulino bianco, ma – possiamo dirlo – è una famiglia a suo modo perfetta. Nonostante l’ambientazione rurale e il contesto storico, la storia di “Chiamatemi Anna” ha infatti ben poco di tradizionale. Protagonisti della serie tv sono gli esclusi, gli emarginati, coloro che ancora oggi faticano per affermare la loro identità. Dall’amico Cole che scopre di essere omosessuale, a Sebatian, un giovane afroamericano che tenta di emanciparsi da un passato di schiavitù, a Marilla e Matthew, i fratelli “scapoli” che danno vita a un nuovo modello di famiglia, fino ad Anna, una ragazzina “diversa” dalle sue coetanee, la cui forza e vitalità rischiano di rimanere schiacciate dalle convenzioni della società. 

Anna è una forza della natura

Rimasta orfana quando era ancora piccola, Anna viene adottata da Matthew e Marilla Cuthbert, dopo anni di violenze e privazioni fra famiglie affidatarie e orfanotrofi. Dotata di una parlantina irrefrenabile e di una fervida immaginazione, Anna è una ragazzina magra, col viso solcato da lentiggini e una chioma di lunghi e bellissimi capelli rossi (che lei considera una vera e propria maledizione). Arguta, tenace e coraggiosa, Anna è la rappresentazione di un’eroina moderna che si fa strada in un mondo ancora legato a una concezione arcaica della vita, immune allo scorrere del tempo. Con l’arrivo di Anna, le resistenze conservatrice di Avonlea vengono spazzate via dal vento di novità e libertà portato da Anna. Un vento distruttivo, quanto liberatorio, destinato a mutare per sempre le vite degli abitanti dell’isola. 

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