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Oriana Fallaci, il suo “lato nascosto” raccontato da Sabrina Impacciatore

Il docufilm che racconta il "lato in ombra" della vita di una delle più controverse figure del nostro secolo, la scrittrice e giornalista Oriana Fallaci

Scrittrice e giornalista, femminista e inviata di guerra, Oriana Fallaci è un personaggio controverso, che divide da sempre l’opinione pubblica. O la ami o la detesti. Non ci sono vie di mezzo quando ti avvicini a una personalità così forte e dirompente, che, anche dopo la sua scomparsa nel 2006, continua a far discutere.

Da qualsiasi angolazione la si guardi, Oriana Fallaci ha segnato la storia del giornalismo italiano, diventando un’icona dei nostri tempi. È lei, infatti, ad aprire “Illuminate 2”, il secondo ciclo di 4 docu-film che racconta le vite di 4 donne italiane straordinarie. Dopo Oriana Fallaci, seguiranno le puntate dedicate a Laura Biagiotti, stilista e imprenditrice, Marisa Bellisario, dirigente d’azienda, e Virna Lisi, la pluripremiata attrice. 

 

Oriana Fallaci, il coraggio e la sfida di essere donna

Oriana Fallaci, il coraggio e la sfida di essere donna

La più grande giornalista italiana di sempre e una delle scrittrici italiane più apprezzate del XX secolo. E’ questa Oriana Fallaci, scrittrice, giornalista e attivista italiana

 

Il lato nascosto della luna

Si chiama “Il lato nascosto della luna” il docufilm che Marco Spagnoli ha dedicato alla figura di Oriana Fallaci. Titolo che traduce l’intenzione del regista: raccontare il lato in ombra di Oriana, quello privato, intimo e psicologico, che soltanto le voci di chi ha conosciuta sono in grado di restituire. La luna diventa così l’epicentro fantastico dell’immaginario poetico, spirituale, scientifico e tecnologico, il cuore pulsante attorno al quale si sviluppa il racconto.

Il mondo di Oriana

A trasportarci nel mondo di Oriana Fallaci è la voce di Sabrina Impacciatore, che, attraverso una serie di testimonianze, ci accompagna lungo un percorso di ricerca sulle tracce di una delle più grandi giornaliste del nostro secolo. Percorriamo così gli eventi più significativi della sua carriera e della sua vita, attraverso lo sguardo di chi l’ha incrociata, di chi l’ha conosciuta e di chi l’ha amata. Tutto accade nell’Agenzia Spaziale Italiana, un luogo importante nel percorso di Oriana, che negli anni Sessanta aveva raccontato e seguito con attenzione l’epopea della conquista della luna. Un omaggio alla sua passione per lo spazio. 

Le testimonianze

Si inizia con Edoardo Perozzi, il nipote che a partire dalle vecchie foto di Oriana ci racconta la storia della famiglia e in particolare gli anni della Resistenza. In seguito, le parole dell’ingegnere Paolo Nespoli, convinto proprio da Oriana a realizzare il suo sogno di diventare astronauta, descrivono sensibilmente la sua grande attrazione per la Luna.

Il viaggio prosegue con le testimonianze di colleghi che hanno affiancato Oriana nel suo lavoro di giornalista e inviata, come Giovanna Botteri, Pierluigi Battista, Ferruccio De Bortoli, Alessandro Cannavò e il fotografo Oliviero Toscani. Immagini di archivio in cui Oriana entra in scena si alternano ad inaspettati aneddoti raccontati da altre importanti personalità, come il Gen. Franco Angioni, comandante del contingente italiano in Libano tra il 1982 e il 1984. Ma anche la biografa di Oriana Cristina De Stefano e la moglie dell’astronauta Charles “Pete” Conrad Nancy Conrad.

 

Oriana. Una donna – Cristina De Stefano

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l famoso cattivo carattere di Oriana Fallaci oscura troppo spesso il talento e la determinazione che l’hanno fatta diventare quello che era: la giornalista e scrittrice italiana più celebre del Novecento. Nata povera in una famiglia di antifascisti, cresciuta in fretta nella Resistenza, si è presentata in una redazione appena uscita dal liceo e in pochi anni si è imposta in un lavoro allora dominato dagli uomini.

Ha scoperto l’America negli anni ’50, diventando amica dei divi di Hollywood e degli astronauti della Nasa. Si è trasferita a New York negli anni ’60, per essere al centro dell’impero della comunicazione globale. È andata in Vietnam nel 1967, unica giornalista italiana a farlo, per avere finalmente il diritto di scrivere di politica come voleva lei. Ha affrontato l’uomo più potente dell’epoca, Kissinger, conquistandosi la fama planetaria che sarà poi il trampolino per la stagione dei grandi romanzi della maturità. E nella vita privata ha rivendicato fino all’ultimo il diritto di vivere senza tabù, come un uomo, con “un ventre e dei desideri”. 

 

 

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