MILANO – Fino al 3 novembre il Palazzo Ducale di Genova diventa il palcoscenico di una mostra antologica, intitolata “Labirinto Luzzati“, dedicata al grande artista italiano genovese “Lele” Luzzati.
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La “joie de vivre“
Attraverso un percorso tematico e biografico, nel Sottoporticato del Palazzo Ducale di Genova viene proposto un viaggio nell’arte di Emanuele detto “Lele” suddiviso per sezioni che raccontano la sua arte dagli esordi, negli anni ’40, fino agli ultimi lavori scenografici realizzati per il Teatro Carlo Felice di Genova. Infaticabile, intenso e poliedrico, nelle sue opere non ha mai abbandonato quel senso di “joie de vivre”, di innocenza e fantasia che le caratterizza e che questa mostra intende trasmettere al pubblico come parte fondante per comprendere tutta la sua lunga attività artistica. Il suo mondo è fatto di personaggi fiabeschi, irreali, leggeri, libranti in uno spazio atemporale ed immaginario come quello delle fiabe e dei racconti per ragazzi, popolato di re, regine, giullari di corte, principesse, giocolieri e clown, come usciti dai tarocchi di una maga.
Dal teatro alla nomination agli Oscar
La prima sezione, una sorta di prologo alle successive, vuole essere una biografia per immagini, dove delle pareti-collage mostrano un repertorio fotografico piuttosto inedito, documenti, scritti, note e appunti, insieme con il famoso e raro compendio storico Storia del teatro dove 530 illustrazioni, da lui realizzate, fanno intuire come il Maestro in quel periodo, durante la formazione alla École des Beaux Arts, si ispirasse a Picasso, a Paul Klee e al primo teatro russo. Sempre qui troviamo esposta La storia illustrata della città di Losanna con 150 tavole a colori e alcuni disegni raffiguranti scorci di Genova, Roma, Madrid e di altre città europee. La seconda sezione è dedicata al teatro per il quale, dal 1949, Luzzati ha realizzato più di 400 scenografie.
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A partire dagli anni ‘50 il Maestro partecipa con le sue scenografie agli spettacoli inaugurali di tutti i teatri genovesi. I bozzetti di scena, i figurini, i modellini da parete e da tavolo, le sagome ad altezza naturale rivestite con costumi e maschere, tutti qui esposti, contribuiscono a ricreare l’atmosfera unica del suo teatro, lasciandoci trasportare dall’immaginazione. La terza sezione è dedicata a Genova e illustra gli interventi del Maestro per l’arredo urbano della città e per gli arredi delle grandi navi da crociera Andrea Doria, Leonardo da Vinci, Michelangelo, Ausonia e Marco Polo, realizzati negli anni ’50, ’60 e ’70. Nella quarta sezione viene documentata l’esperienza di Luzzati nel campo della ceramica e in mostra sono esposti vari manufatti tra cui una serie di cavalieri, di dame, piatti e uno straordinario vaso a tre mani realizzato da Luzzati, Emilio Scanavino e Lucio Fontana.
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La quinta sezione presenta il cinema di animazione del Maestro che con il regista Giulio Gianini Luzzati avvia la produzione di circa trenta film animati e ottiene due nomination all’Oscar per i film La gazza ladra nel 1965 e Pulcinella nel 1973. L’ultima sezione è dedicata all’illustrazione. A partire dagli anni ’50, infatti, Luzzati ha illustrato circa 200 libri e oltre a molti di essi e alle tavole originali da lui realizzate, saranno esposte in mostra anche le illustrazioni sui Canti della Divina Commedia fatte nel 2004 per la prima pagina del Corriere della Sera che hanno accompagnato gli articoli scritti da importanti personaggi della cultura.
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